E’ arrivata finalmente la vigilia del derby attesissimo contro i rosanero: il Palermo di Devis Mangia è atteso per domani alle 15 nel catino bollente del Massimino. È quasi superfluo sottolineare quanto sia importante questa sfida per le due squadre, un derby così sentito tra le due tifoserie aggiunge valore e aspettativa ad una partita che da già tantissimi spunti sotto il profilo tecnico e, perché no, anche su quello squisitamente spettacolare. Ormai Catania e Palermo sono due realtà consolidate per la Serie A e tutto il popolo rossazzurro è ben lieto di rinnovare ogni anno questa piccola ‘finale’ regionale all’interno del campionato nazionale.Per i rosanero questa partita ha tutto il gusto del crocevia per la stagione, un eventuale risultato negativo del Palermo potrebbe aprire una crisi interna difficilmente sanabile tra il presidente Zamparini, mai cauto in certe situazioni, e l’attuale tecnico Mangia. E’ doveroso ricordare come Mangia sia già il secondo tecnico del Palermo in questa stagione, l’ex mister rosanero Pioli fu esonerato già in agosto all’indomani dell’eliminazione inaspettata nel turno eliminatorio dell’Europa League. Adesso anche Mangia rischia di traballare e a dispetto del suo cognome in molti già prevedono per lui un Natale non più alla guida dei rosanero, in omaggio al più classico dei ritornelli calcistici per il quale un tecnico esonerato prima della fine dell’anno ‘non mangerà il panettone’.Si rischia grosso quindi, il perché va ricercato nelle recenti prestazioni dei palermitani, infatti se fino a ieri i rosanero potevano vantare questa doppia veste, alla dottor Jekyll e Mr. Hide, cioè impeccabili e fortissimi in casa (6 vittorie su 6) e praticamente nulli in trasferta, recentemente anche queste certezze sono venute meno a causa di ben due battute d’arresto in casa consecutive: domenica scorsa per mano del Cesena (0-1) e martedì per mano di un Siena, imbottito di seconde linee, capace di eliminare ai rigori i rosanero dalla Coppa Italia (4-4 alla fine dei tempi supplementari). Per i palermitani non resta altro che il campionato adesso e bisogna mettersi in riga al più presto, perche anche se la classifica al momento ride ai siciliani si incominciano ad intravedere i primi seri scricchiolii all’interno di una squadra che sembra aver perso la consapevolezza nei propri mezzi, anche nelle gare interne.Al momento la classifica dice sesto posto con 20 punti, totalizzati quasi esclusivamente alla Favorita, sei vittorie interne e una sconfitta e soli due pareggi per 0-0 lontani da casa, addirittura i rosanero sono l’unica squadra in serie A a non aver ancora realizzato una rete in trasferta! Numeri sicuramente non rassicuranti per una formazione che punta decisamente a riconquistare l’accesso per l’Europa League, se poi, come nell’ultimo turno, si perde anche in casa ecco che gli strali del presidente Zamparini potrebbero facilmente abbattersi contro il suo allenatore; allenatore che comunque nonostante la poca esperienza fin qui ha avuto il grande merito di ricompattare una squadra che già in estate sembrava sfilacciata ed indebolita, una squadra che sembrava essere rimasta vedova dopo le cessioni pesanti di Nocerino al Milan ma soprattutto dell’idolo locale Pastore finito al PSG per una cifra pazzesca vicina ai 40 milioni di euro.Domani al Massimino Mangia dovrà fare a meno di alcuni pezzi importanti, non saranno della partita per squalifica Acquah e Munoz mentre non sono convocati per infortunio il portiere Tzorvas, Hernandez, Zahavi e Pisano; alla luce dei disponibili il tecnico rosanero sembra orientato a ripresentare un 4-4-1-1 con i seguenti interpreti: Benussi in porta, Balzaretti a destra e Mantovani a sinistra, l’ex rossazzurro Silvestre e l’adattato Migliaccio al centro della difesa, a centrocampo Alvarez Barreto Della Rocca e Bertolo, in avanti la coppia Ilicic e Miccoli con quest’ultimo leggermente più avanzato rispetto allo sloveno.Di Orazio Cutrona
(calciocatania.it)
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