Ancora una partita di cartello per il Catania che affronta la penultima fatica del ciclo di ferro previsto dal calendario, dopo Inter in casa e Fiorentina e Lazio in trasferta, e’ il turno del Napoli al Massimino, il ciclo terribile si concludera’ la settimana prossima a Milano contro i rossoneri. Ovviamente bisogna concentrarsi sul singolo avversario di volta in volta e quindi la nostra attenzione al momento e’ tutta indirizzata sugli azzurri di Walter Mazzarri. Ormai si puo’ tranquillamente annoverare il Napoli come una ‘grande’ del nostro campionato, le voci che vogliono i partenopei come seri candidati per la vittoria dello scudetto sono sempre piu’ convincenti e attendibili; da diversi anni il lavoro della societa’ e del tecnico hanno permesso alla squadra di crescere in maniera esponenziale fino alla posizione attuale che vede gli azzurri battagliare ai vertici sia in Italia che all’estero. D’altronde la politica di rafforzamento del presidente De Laurentis e’ stata chiara sin da subito, forse gia’ dai terribili mesi trascorsi in Lega pro (ai tempi semplicemente Serie C): mantenere in rosa i campioni e acquistare uno o due pedine fondamentali ogni anno. Quest’estate e’ stata la volta di Gokan Inler che ha portato subito geometrie e quadratura al centrocampo, l’ex Udinese presentato in grande stile (ricordate la maschera del leone?) si e’ subito integrato perfettamente negli schemi di Mazzarri, le sue trame si sono rivelate spesso preziose quando il Napoli e’ stato costretto a ‘fare’ la partita, a costruire gioco invece che attendere e ripartire, fondamentale in cui e’ letale grazie a tenori Hamsik Lavezzi e Cavani. Altri acquisti di spessore sono stati Pandev, preso in prestito dall’Inter e Dzemaili, altro centrocampista di qualita’, l’anno scorso a Parma.Del Napoli ormai c’e’ poco da scoprire, gli azzurri prediligono il gioco di rimessa perche’ sfrutta al meglio le caratteristiche dei giocatori in rosa, e’ una squadra compatta che e’ brava a chiudersi a riccio quando e’ attaccata, il 3-4-2-1 di partenza e’ mutevole e spesso si trasforma con una difesa a 5 nelle fasi di non possesso; in mezzo al campo spicca la corsa di Maggio e Dossena sulle corsie laterali o di Gargano nei quadranti centrali, in difesa invece Mazzarri si affida spesso all’esperienza di Cannavaro Aronica o quella supercollaudata del portiere De Sanctis.I numeri del Napoli sono buoni ma non eccellenti, qualche battuta d’arresto non prevista, specialmente a ridosso degli impegni di coppa, stanno rallentando la corsa dei partenopei, al momento i punti sono 14, frutto di 4 vittorie 2 pareggi e 2 sconfitte: il bilancio tra gare in casa e in trasferta e’ in perfetta parita’, due vittorie esterne e un pareggio sia al San Paolo che fuori, stesso discorso o quasi per il numero dei gol fatti e subiti, 6 e 3 a Napoli e 6 e 2 lontano dalle mura amiche. Come a dire: il Napoli e’ il Napoli sia in casa che fuori.La partita col Catania che si giochera’ in anticipo sabato pomeriggio cade prima di una trasferta difficilissima e importantissima in Champions, il Napoli infatti mercoledi’ andra’ a fare visita al Bayern Monaco; in considerazione di cio’ pare che Mazzarri voglia applicare ancora una volta, dopo Chievo, il turn-over per la sfida con i rossazzurri. Attualmente sembrano indiziati per scendere i campo i seguenti uomini: De Sanctis in porta, Fernandez Cannavaro e Fideleff in difesa, a centrocampo Maggio e Dossena larghi con Dzemaili e Inler centrali, in avanti Hamsik, l’ex capitano rossazzurro Mascara e Lavezzi: 3-4-2-1 per i partenopei. di Orazio Cutrona
(calciocatania.it)
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