L’avversario: Lazio
Seconda trasferta consecutiva, dopo la bella prova di Firenze il Catania è atteso per la riconferma a Roma , sponda Lazio. La Lazio insieme all’Udinese è la squadra più in forma di questo campionato, il secondo posto con 14 punti alle spalle proprio dei friulani attesta il momento magico della forma…
Seconda trasferta consecutiva, dopo la bella prova di Firenze il Catania è atteso per la riconferma a Roma , sponda Lazio. La Lazio insieme all’Udinese è la squadra più in forma di questo campionato, il secondo posto con 14 punti alle spalle proprio dei friulani attesta il momento magico della formazione dell’ex rossazzurro Reja; i capitolini sono reduci da 3 vittorie consecutive, di cui 2 in trasferta contro Fiorentina (1-2) e Bologna (0-2) e una interna, e che interna visto che si è trattato proprio del derby stracittadino con la Roma, vinto all’ultimo istante con una zampata dell’immenso Klose che ancora una volta ha firmato 3 punti importanti per la sua squadra, 2-1 il risultato finale. Proprio Klose sembra essere l’arma letale di questa Lazio, lui insieme e al suo compagno di reparto Cissè sono stati i due veri grandi colpi del mercato biancoceleste, dimostrazione del fatto che se si sa far bene il proprio lavoro si possono acquistare anche ottimi giocatori senza svenarsi economicamente, quindi plauso alla società del presidente Lotito che è riuscito con poco a creare dal nulla una delle coppie di attacco più forti e assortite della nostra Serie A. Non bisogna dimenticare nemmeno l’acquisto di un ottimo portiere come Marchetti, già nel giro della Nazionale, o di pedine importanti come Konko e Lulic, quest’ultimo a segno domenica scorsa al Dall’Ara. L’unico neo del mercato per i tifosi laziali è stata la cessione all’ultimo istante dell’idolo della curva Mauro Zarate, approdato in prestito all’Inter, la sua partenza, più qualche cattiva prestazione ad inizio campionato dei biancocelesti, avevano cominciato a mettere di cattivo umore la piazza che, come altre volte è successo, ha preso di mira il tecnico Reja, reo a loro modo di vedere di non far giocare alla squadra un calcio spumeggiante. Col passare delle giornate di campionato e con i risultati che la Lazio ha conseguito, i malumori della tifoseria si sono pian piano affievoliti fino a sparire del tutto; d’altronde Reja è un allenatore della vecchia scuola, che bada al sodo, il suo è un calcio quadrato, compatto, che bada prima al non prenderle: ma come dargli torto se la storia ci insegna che in Italia si vince qualcosa partendo sempre dalla solidità difensiva.La Lazio arriva a questa partita con qualche infortunio di troppo, a centrocampo mancano alcune pedine fondamentali come il gioiello Hernanes, vero fulcro del gioco laziale, Mauri, Matuzalem e Gonzalez; tutte queste assenze sulla linea mediana stanno addirittura inducendo Reja a cambiare il suo modulo di gioco, per passare ad un 4-3-3 più figlio dell’emergenza che della reale convinzione dell’allenatore goriziano. Il tridente offensivo sarà composto dai già citati Klose Cissè e da Sculli, che sicuramente potrà offrire comunque un minimo in più di copertura vista la sua duttilità tattica; a centrocampo andranno i ‘superstiti’ Brocchi Ledesma e Lulic, in difesa, vista la squalifica di Diaz, il posto di centrale sarà per Biava e per l’adattato Stankevicius, sulle fasce andranno Konko e Radu, in porta ovviamente Marchetti.Di Orazio Cutrona
(calciocatania.it)