L’avversario: Genoa
Considerando le normali giornate di campionato e le partite che il Catania deve ancora recuperare i rossazzurri sono costretti ad un tour de force serrato in questo mese di febbraio, dopo i 30 minuti scarsi giocati mercoledì con la Roma domani è il turno del Genoa dell’ex tecnico etneo Pasquale Mari…
di redazione
Il Calcio Catania fa sapere che: Considerando le normali giornate di campionato e le partite che il Catania deve ancora recuperare i rossazzurri sono costretti ad un tour de force serrato in questo mese di febbraio, dopo i 30 minuti scarsi giocati mercoledì con la Roma domani è il turno del Genoa dell’ex tecnico etneo Pasquale Marino. All’andata al Marassi finì con una brutta quanto immeritata sconfitta, 3-0 il risultato finale quanto mai bugiardo rispetto a quello che si era visto in campo, i rossazzurri pagarono carissimo le disattenzioni difensive e i troppi errori sotto porta, nonostante una mole di gioco notevole che fino a quel momento il Catania non aveva mai espresso nelle gare in trasferta.Da allora è cambiato tanto, soprattutto per i rossoblù che non solo hanno cambiato tantissimi giocatori, rispettando anche quest’anno la rituale rivoluzione che il presidente Preziosi rinnova di 6 meni in 6 mesi, ma è cambiata anche la guida tecnica, via Malesani e dentro proprio quel Marino che lanciò la sua carriera ad alti livelli sulla panchina del Catania, prima in serie B e poi in A nella prima stagione dei rossazzurri nella massima categoria.Si parlava dell’ampio rinnovamento che i rossoblù hanno messo in atto in questa sessione del mercato invernale, sembra ormai una consuetudine ma Preziosi ama spesso mischiare tutte le carte e ricominciare una nuova partita con nuovi interpreti: tante cessioni e tanti nuovi acquisti, il Genoa cambia completamente volto ogni 6 mesi circa; forse proprio questo è il limite di una squadra che sulla carta potrebbe sicuramente sfondare mentre invece rimane spesso nel limbo senza infamia e senza lode, non riuscendo a centrare nemmeno la qualificazione per l’Europa League. Anche quest’anno puntualmente alla chiusura delle contrattazioni di fine gennaio il Genoa era una squadra nuova e diversa rispetto a quella che aveva iniziato questo campionato, sono arrivati, tra gli altri, Gilardino, Belluschi, Biondini, è tornato Sculli, mentre hanno cambiato maglia Seymour, approdato propria a Catania, Pratto, Caracciolo, Merkel e Dainelli. Piccola grande rivoluzione se si aggiunge anche il cambio di allenatore e il conseguente cambio delle gerarchie in campo tra titolari e riserve.Il Genoa al momento occupa la nona posizione in classifica a quota 30 punti, 9 sono le vittorie, altrettanto le sconfitte, mentre solamente 3 sono i pareggi. Fuori casa i rossoblù hanno collezionato 2 vittorie un pareggio e ben 7 sconfitte, i gol realizzati sono 12 contro ben 25 subiti, nelle ultime 3 trasferte i grifoni hanno subito tre sconfitte con un totale di ben 14 gol subiti: 5 a Palermo, 3 a Cagliari e 6 a Napoli. Un biglietto da visita per la gara del Massimino sicuramente incoraggiante per i tifosi rossazzurri. Un Genoa dunque che in trasferta si smarrisce e diventa lontano parente di quello forte e vincente che al Marassi spesso riesce a fare bottino pieno.Per la sfida di domani pomeriggio Marino non avrà a disposizione Konstant e Kucka squalificati e forse nemmeno Gilardino ancora incerto per il recupero da un lieve acciacco. Gli undici a scendere in campo dovrebbero essere: Frey in porta, Mesto Granqvist Kaladze e Rossi in difesa, Belluschi Biondini Jankovic e Veloso a centrocampo e Palacio e Sculli in avanti, il modulo, contrariamente al credo mariniano, dovrebbe essere un 4-4-2.di Orazio Cutrona