L’avversario: Cagliari
Bisogna rituffarsi subito nel campionato anche per dimenticare la beffa di martedì sera in Coppa Italia ad opera del Novara, e non bisogna dimenticare nemmeno lo scivolone, sempre al Massimino di 15 gironi fa contro il Chievo, in mezzo la convincente vittoria di Lecce con tanto di tabù trasferte sfa…
Bisogna rituffarsi subito nel campionato anche per dimenticare la beffa di martedì sera in Coppa Italia ad opera del Novara, e non bisogna dimenticare nemmeno lo scivolone, sempre al Massimino di 15 gironi fa contro il Chievo, in mezzo la convincente vittoria di Lecce con tanto di tabù trasferte sfatato. Adesso al Catania serve sicuramente riscatto, non tanto per questioni di classifica che invece sorride ai rossazzurri, ma più che altro per un tema di rivincita e di consapevolezza della propria forza e capacità di tenere il passo che fin qui è stato lodevole e sopra le aspettative. L’avversario di questa domenica, all’ora di pranzo, sarà il Cagliari del nuovo, già ex rossoblù, mister Ballardini. I numeri dicono che il Cagliari non sta affatto attraversando un buon momento di forma, classifica di rendimento alla mano si può osservare come i sardi negli ultimi 5 incontri abbiano totalizzato solo 2 punti, frutto di due pareggi, a Cesena e in casa domenica scorsa col Bologna, 1-1 in entrambi i casi. Passaggio a vuoto prolungato quindi che ha vanificato quanto di buono i rossoblù erano stati capaci di fare nella prima parte della stagione, eccellenti ad esempio le prime due vittorie esterne su due partite disputate, a Roma (1-2) e a Lecce (0-2), poi, come detto, è arrivata la flessione che ha determinato di fatto anche l’esonero del tecnico Ficcadenti, fatale la sconfitta di Bergamo contro l’Atalanta (1-0); al suo posto sulla panchina cagliaritana il presidente Cellino ha richiamato una vecchia conoscenza come Ballardini che in passato aveva fatto bene a Cagliari. Al momento ancora la svolta non c’è stata e nessuno si augura di certo che avvenga proprio a partire da domani. Complessivamente i sardi hanno collezionato il classifica 14 punti, 3 sono le vittorie e 5 i pareggi, 4 sono invece le sconfitte, i gol realizzati sono 11 contro i 14 subiti. Il rendimento esterno sembra migliore perchè su 6 partite disputate spiccano le due vittorie di cui sopra e anche il pari di Cesena, ma il dato statistico non tiene conto della flessione che indubbiamente ha travolto i risultati dei rossoblù nelle ultime uscite: un pari e due sconfitte nelle ultime 3 trasferte : 8 sono i gol fatti e altrettanti quelli subiti lontano dal Sant’Elia.Ballardini sta preparando la partita di Catania anche con Ibarbo, Rui Sampaio e Biondini che in settimana sono tornati a lavorare col gruppo dopo i rispettivi infortuni, rimangono invece ancora out El Kabir e Nenè; la tegola peggiore per i sardi potrebbe però essere la squalifica di Nainggolan, vero motorino di centrocampo ed effettiva spina nel fianco di qualsiasi squadra avversaria. Alla luce dei recuperi e delle scelte che Ballardini ha fatto in settimana si può ipotizzare una formazione sarda così schierata: Agazzi in porta, Pisano Carini Ariado e Agostini in difesa, Conti Ekdal e Biondini a centrocampo, in avanti Cossu a supporto di Larrivey e Ibarbo nel ruolo di punta; modulo 4-3-1-2 per i rossoblù.Di Orazio Cutrona
(calciocatania.it)