Lavoro, passato il decreto: per queste mansioni assumeranno solo donne | Paga tutto lo Stato alle aziende

Spazio alle donne, sul posto di lavoro: la rivoluzione è appena iniziata

Il tema delle donne e del lavoro è sempre molto delicato. Per quanto si stiano cercando di superare sessismi e pregiudizi culturali che portano molte aziende a preferire o a favorire i propri dipendenti uomini, di fatto sono ancora molte le lavoratrici che segnalano discriminazione e meno opportunità rispetto ai colleghi.

In alcuni casi, il fulcro del problema è l’età della dipendente che, se è in età fertile, difficilmente viene assunta a tempo indeterminato a causa della probabilità che più o meno presto rimanga incinta. In altri casi, invece, è proprio lo schema aziendale e quasi culturale a determinare per le donne meno opportunità, stipendi più bassi e carriere meno soddisfacenti.

Oggi, però, c’è una bella notizia e arriva direttamente dallo Stato. Le aziende assumeranno sempre più donne e non potranno fare a meno di farlo poiché sarà estremamente vantaggioso: ecco tutte le novità.

Tutti gli incentivi 2024-2025 per l’assunzione di donne

Chiunque assuma una donna a tempo indeterminato tra il 1° settembre di quest’anno e il 31 dicembre dell’anno prossimo godrà di uno sgravio contributivo totale, per quanto riguarda la somme che il datore deve versare. Il tetto massimo è di 650 euro al mese e il beneficio ha una durata di due anni: questo incentivo, però, fino a poco tempo fa veniva elargito solo se si assume una donna priva di impiego da almeno sei mesi (se residente in una delle regioni della Zes Unica per il Sud) o da almeno due anni per tutte le altre regioni. Oggi, poiché il Decreto Coesione è stato trasformato in legge, il requisito dei sei mesi senza lavoro viene esteso a tutte le regioni.

La volontà è quella di diminuire sempre di più la differenza tra presenza femminile e maschile soprattutto nei settori dove è più marcata come quello dell’agricoltura, dei servizi e dell’industria: qui, la disparità supera il 25%.

Come ottenere il bonus

Il datore di lavoro che vuole godere dello sgravio contributivo totale deve assumere una o più lavoratrici in modo tale da aumentare la forza di lavoro netta, calcolata sulla differenza tra gli occupati di ogni mese e la media di quelli occupati nei 12 mesi prima. Lo sgravio, quindi, non viene riconosciuto se l’assunzione femminile serve come sostituzione di un ex dipendente che si è dimesso, è stato licenziato o è andato in pensione.