Lavoro, assunzioni in crescita nei primi 5 mesi del 2021
ROMA (ITALPRESS) – Le assunzioni attivate dai datori di lavoro privati nei primi cinque mesi del 2021 sono state 2.412.000, in netto aumento rispetto allo stesso periodo del 2020 (+17%). Lo rende noto l’Inps.
Questo risultato è dovuto alla combinazione tra la flessione registrata per i mesi di gennaio e febbraio 2021 (nel 2020 nei mesi corrispondenti non era ancora iniziato il periodo pandemico) e l’aumento a partire da marzo 2021 rispetto agli stessi mesi del 2020, con +18% a marzo, +216% ad aprile e +79% a maggio. Questa dinamica caratterizza tutte le tipologie contrattuali. Particolarmente accentuato risulta il recupero, negli ultimi tre mesi, delle assunzioni stagionali e in somministrazione.
Le trasformazioni da tempo determinato nei primi cinque mesi del 2021 sono risultate 176.000, in flessione rispetto allo stesso periodo del 2020 (-25%); nello stesso periodo le conferme di rapporti di apprendistato giunti alla conclusione del periodo formativo (45.000) risultano essere aumentate del +18%.
Le cessazioni nel periodo gennaio-maggio 2021 sono state in complesso 1.795.000. La diminuzione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-12%) risulta particolarmente accentuata per i contratti stagionali (-30%) e i contratti a termine (-21%); per i contratti a tempo indeterminato nei mesi di gennaio e febbraio si registra una riduzione del 32%, mentre da marzo si ha una inversione con un incremento del 58% nel mese di maggio.
Nel periodo gennaio-maggio 2021, sono stati 11.549 i rapporti di lavoro (7.100 assunzioni e 4.449 trasformazioni a tempo indeterminato) che hanno usufruito dei benefici previsti dall’esonero triennale strutturale per le attivazioni di contratti a tempo indeterminato di giovani fino a 35 anni (legge n. 205/2017), valore in forte diminuzione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-66%). Tale riduzione è condizionata anche dall’istituzione dell’esonero per nuove assunzioni e trasformazioni a tempo indeterminato di giovani previsto dalla legge n. 178/2020 che, essendo in attesa dell’autorizzazione da parte della Commissione europea, non è ancora operativo e pertanto al momento non rilevabile.