Il Senato sta esaminando l’emendamento, inserito nel Decreto Ristori, che autorizza la Regione siciliana ad istituire un ruolo speciale ‘ad esaurimento’ presso una delle proprie società regionali, per il transito del personale relativo al bacino “Emergenza Palermo – PIP” secondo la consistenza numerica in data del 31 luglio 2020.
“Il Governo Musumeci fin dallo scorso settembre ha portato avanti una proposta che consentisse la stabilizzazione dei lavoratori di “Emergenza Palermo – Pip”, – dichiara il vicepresidente ed assessore all’Economia, Gaetano Armao – presentando un emendamento, condiviso dalla Conferenza delle Regioni e dalla Conferenza Stato-Regioni, sia al Decreto ristori che al disegno di legge di bilancio. Va dato atto dell’attenzione del Governo centrale ed in particolare dei Ministeri della Pubblica Amministrazione e del Lavoro che ha seguito la questione tramite il sottosegretario Di Piazza. Con l’emendamento all’esame del Senato, adesso promosso dai senatori di ItaliaViva, si volta pagina dopo anni di annunci e con concretezza. Un ringraziamento è dovuto – conclude Armao – al presidente Schifani, per l’impegno profuso in sostegno alla proposta del Governo regionale ”.
La realtà degli ex-pip Emergenza Palermo trova le sue origini molto indietro nel tempo, con precisione nell’agosto del 2000, quando 3035 soggetti svantaggiati dell’area metropolitana di Palermo confluirono in un bacino di risorse a disposizione degli enti.
Iniziò così la lunga storia dei lavoratori di Emergenza Palermo che iniziarono a prestare la propria attività operando nelle scuole, negli ospedali, nei comuni ed altre strutture pubbliche, svolgendo svariate mansioni, dai custodi agli addetti alle pulizie, operai ed anche lavorando presso gli uffici in qualità di impiegati.
I lavoratori ex-pip, ad oggi circa 2800 e con età media che oscilla tra i 50 e i 60 anni, sono in atto utilizzati nelle pubbliche amministrazioni. Per effetto dell’emendamento approvato, saranno impiegati per fare fronte al crescente fabbisogno di risorse umane applicate al contrasto dell’emergenza COVID-19.
Il Governo Musumeci, intervenuta la sentenza n. 194 del 2020 della Corte Costituzionale, ha tenuto diretti contatti con la Conferenza delle Regioni e la Conferenza Stato-Regioni, ottenendone l’appoggio all’emendamento, nonché con i Ministeri della Pubblica amministrazione e del Lavoro.
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