Lavoratori dipendenti, da adesso è UFFICIALE: la giornata al mare è un diritto inalienabile | Ti spetta per forza

L’INPS ti paga le vacanze al mare, ecco tutto quello che c’è da sapere a riguardo, non te lo ha mai detto nessuno prima di questo momento. 

Siamo di nuovo qui per parlare dei cari lavoratori dipendenti. Non sono pochi i temi che li riguardano che pensiamo sia proprio il caso di affrontare. Questa volta, con l’avvicinarsi dell’estate, è il momento di parlare delle vacanze e dei giorni da godersi per andare al mare. 

Quando la bella stagione inizia ad essere alle porte, ecco che si sente forte il desiderio di prendersi una pausa, di andare al mare e di guardare l’acqua che si infrange sulle onde. Adesso qualcuno si chiederà cosa c’entrerà mai tutto questo con il lavoro?

I lavoratori dipendenti che hanno dei familiari affetti da invalidità, possono godere dei permessi 104. Di questi è possibile fruirne o ad ore, ovvero per 3 giorni al mese, molto dipende anche dal contratto di lavoro che è stato firmato dal lavoratore.

Quello che c’è da chiarire è in che modo si possa beneficiare di tali permessi e se ci sono delle attività che non si possono fare. Ad esempio, è possibile andare al mare durante il permesso 104? A chiarirlo una sentenza della Corte di Cassazione. 

Cosa è possibile fare durante le giornate 104

I permessi 104 sono pensati per permettere a chiunque abbia un familiare disabile di sfruttare il permesso al fine di riuscire ad accudire la persona per cui si gode del beneficio. Quindi, non si deve richiedere solo ed esclusivamente per portarli a fare delle visite, piuttosto possono essere utilizzati per accudire la persona, per svolgere in loro nome, alcune commissioni.

Ovviamente, il permesso richiesto copre un lasso di tempo limitato, la legge non prevede che si stia per 24 ore al servizio della persona in questione. Insomma, una disciplina piuttosto chiara, su cui non sembra che ci sia il bisogno di intervenire ulteriormente, ma invece addirittura la Corte di Cassazione è stata disturbata.

I chiarimenti che arrivano dalle sentenze

Facile immaginare che non sono pochi i cittadini che non rispettando le regole, finiscono per utilizzare i permessi 104 per svolgere attività nel loro interesse e non in quello della persona che si accudisce. Mai comportamento può essere considerato più sbagliato, considerando che va contro la legge.

Ma ci sono alcuni casi particolari, che occorre comprendere in maniera specifica. Poniamo il caso di un dipendente con moglie disabile con varie patologie, tra cui l’asma. Nel suo specifico caso, anche andare al mare potrebbe rientrare nell’attività per la sua cura, o comunque potrebbe essere solo una parte della giornata da dedicare al disabile, che non copre tutte le 24 ore.