Lavoratori AMIA bloccano il centro di Palermo
Sono un centinaio i lavoratori dell’Amia che con indosso le pettorine dell’Amia si sono riversati in via Ruggero Settimo nel centro di Palermo per protestare
di redazione
Sono un centinaio i lavoratori dell’Amia, la società che si occupa della raccolta dei rifiuti a Palermo, che con indosso le tute di lavoro si sono riversati in via Ruggero Settimo, nel centro di Palermo, per protestare ma soprattutto con il timore che l’attuale situazione finanziaria della “loro” azienda possa portarli alla perdita del lavoro.
“Questo è un corteo simbolico, informiamo la cittadinanza del perché della vertenza, ci sono posti di lavoro a rischio – spiega Dionisio Giordano Segretario Fit Cisl Ambiente – . Siamo giunti a Palazzo delle Aquile perché il soggetto istituzionale che ha determinato il collasso finanziario di questa Azienda, ora è chiamato a ridare ossigeno, altrimenti riprenderemo con le assemblee”.
L’adeguamento del contratto di servizio, la questione delle caditoie e dei 174 lavoratori che devono rientrare in Amap, le penalità relative al triennio 2008-2010 per le quali comune e Amia avevano raggiunto un accordo ancora non concretizzato, e la vicenda dei crediti vantati dall’Azienda verso gli Ato di Palermo e Messina 4, i nodi della vertenza, ribaditi dalla Fit. “Amia vanta 70 milioni di euro dagli Ato – aggiunge Giordano – la Regione si impegni per il recupero di queste somme”. E il Segretario Generale della Fit Cisl Sicilia Amedeo Benigno conclude “dal tavolo di giovedì in Prefettura attendiamo risposte, bisogna subito adeguare il contratto di servizio e risolvere la questione delle caditoie fra Amap e Amia, serve un serio impegno da parte dei soggetti istituzionali chiamati al tavolo per trovare soluzioni immediate”.
“Vogliamo garanzie, vogliamo il lavoro”, queste le frasi urlate al megafono e presenti nelle scritte degli striscioni portati a mano sotto la pioggia, in un “lamento” che sa di disperazione.