Lavoratore investito e ucciso a Novara durante manifestazione

“La tragedia avvenuta questa mattina a Novara, che ha visto morire un sindacalista Cobas di 37 anni investito da un camion nel corso di una manifestazione dei lavoratori della logistica, è un fatto di una gravità inaudita. Da un lato siamo di fronte a un episodio criminale e le responsabilità penali dell’autista andranno messe in luce mi auguro in tempi brevi, dall’altro, al di là delle prese di posizione di rito, la tragedia deve farci prendere coscienza come sia il settore del trasporto e sia quello della logistica versino da anni in una situazione drammatica che si continua a far finta di non vedere”. A parlare è Cinzia Franchini la portavoce di Ruote Libere, il Raggruppamento di piccoli imprenditori del trasporto merci.

“Gli operatori del trasporto, così come quelli della logistica sono spesso sfruttati e costretti a lavorare a prezzi da fame a causa di una concorrenza selvaggia e di una normativa che scientemente continua a sfruttare questi lavoratori – prosegue Cinzia Franchini -. E così riviviamo le scene tragiche degli anni 30, con picchetti forzati, anche con conseguenze mortali. 

La differenza rispetto al secolo scorso è che ora a impedire gli scioperi non sono i cosiddetti ‘padroni’ di una volta, ma si assiste a una drammatica guerra tra poveri che contrappone lavoratori parimenti sfruttati, una guerra i cui veri ‘mandanti’ continuano a fare affari sulle spalle degli ultimi. Si continua a fingere di non vedere, e la politica di non capire, che una fetta di mondo economico utilizza e paga la logistica ed il trasporto a costi da super-discount. In un mondo normale, questo autotrasportatore invece di forzare il picchetto a Novara avrebbe dovuto scendere dal camion e solidarizzare con i manifestanti. Così non è stato è questo è lo specchio di quanto disastrosa sia la situazione del nostro settore”.

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