La Polizia di Stato di Palermo, in seguito a una indagine della Sezione Antiterrorismo della DIGOS e della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, coordinata dalla Procura Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo di Palermo, ha eseguito due ordinanze di misure cautelari. I destinatari sono accusati di essere i presunti autori dell’attentato incendiario, commesso il 26 novembre 2022 con il lancio di alcune bottiglie del tipo “molotov” all’interno dell’area perimetrale della sede palermitana della Leonardo SPA, gruppo industriale internazionale in ambito Aerospazio, Difesa & Sicurezza.
Più specificatamente, l’incendio, conseguente alla deflagrazione, realizzato da un gruppo di 7 persone, alcune delle quali in corso di identificazione, interessava l’area antistante il sito industriale, lambendo una auto della società preposta alla sicurezza della struttura, con l’elevata probabilità di propagarsi ai locali adiacenti e all’attiguo Centro Commerciale “Guadagna”, con possibili conseguenze gravi per l’incolumità della popolazione residente, trattandosi di un contesto urbano ad alta densità abitativa. L’incendio non si è propagata per le avverse condizioni climatiche.
Nel dettaglio, sono state eseguite: la misura della custodia cautelare in carcere nei confronti di S.L. 41 anni, esponente di spicco della locale area antagonista e leader del movimento indipendentista regionale “Antudo”, per aver provocato l’incendio; l’obbligo di presentazione presso i Commissariati di Pubblica Sicurezza competenti con cadenza quotidiana, alle ore 10:00 e alle ore 19:00, nei confronti di una 27enne messinese e un 31enne palermitano. L’attentato incendiario è stato rivendicato, attraverso la pubblicazione del video sul web, nonchè sui canali dei social network riferibili alla piattaforma indipendentista siciliana “Antudo”. Il movimento, radicato su scala regionale, raccoglie l’adesione di diversi sodalizi di estrema sinistra dell’isola, nonchè di esponenti della locale area antagonista, in passato autori di iniziative di piazza relative alla tematica antimilitarista.
Il tenore del messaggio di rivendicazione, dal titolo “Sanzionata la Leonardo S.p.A a Palermo #DefendKurdistan”, evidenzia come il gruppo industriale sia stato individuato quale simbolo da colpire per contestare le scelte in materia di politica estera dello Stato, accusato di essere, dal 2019, il principale fornitore di armamenti alla Turchia e, per questo, ritenuto responsabile dei massacri in Kurdistan.
L’azione criminosa in argomento è stata preparata con cura da parte degli autori, adottando varie precauzioni, volte ad eludere l’operato degli investigatori, sia nella fase esecutiva, che in quella di veicolazione, tramite il web, del video contenente il messaggio di rivendicazione.
– Foto: ufficio stampa Polizia –
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