Lampedusa, migranti senza funerali. Il sindaco: “Letta promise esequie di Stato”

Palermo, 16 ott.- “Se avessimo saputo che non si sarebbero mai celebrati gli annunciati funerali di Stato per le vittime del naufragio di Lampedusa, prima di fare partire le salme dall’isola avremmo …

Palermo – “Se avessimo saputo che non si sarebbero mai celebrati gli annunciati funerali di Stato per le vittime del naufragio di Lampedusa, prima di fare partire le salme dall’isola avremmo celebrato noi un funerale. Una cerimonia funebre per dare l’ultimo saluto alle povere vittime. Un funerale di paese, come quelli che facciamo a Lampedusa. E’ ingiusto seppellire i profughi senza un funerale…”.

E’ l’amarezza del sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini, che si dice “dispiaciuta” per la tumulazione delle quasi 400 bare contenenti le spoglie delle vittime del naufragio in paesi dell’agrigentino e del nissneo. “E’ mancata una cabina di regia – spiega ancora il primo cittadino – nonostante i funerali fossero stati annunciati dal premier Letta proprio qui a Lampedusa, quando ‘ venuto con Barroso e Alfano, non siamo pi’ riusciti a sapere nulla”.

Molte delle bare dei migranti morti in mare nel tragico naufragio del 3 ottobre, hanno infatti lasciato l’isola per essere tumulate in tombe messe a disposizione nei vari comuni siciliani “per ragioni sanitarie”, come ha spiegato il Segretario generale della Farnesina, Michele Valensise. Ricevendo l’ambasciatore di Eritrea, Zemede Tekle, Valensise ha illustrato lo stato delle procedure in corso da giorni per il riconoscimento delle salme, rese particolarmente complesse dalle circostanze degli eventi e ha confermato la volont’ italiana di proseguire l’opera di riconoscimento dei corpi e di rispettare in primo luogo i desideri dei familiari delle vittime circa la destinazione definitiva delle spoglie.

A Gela, nel nisseno, sei salme saranno ospitati nel cimitero di Farello dove alle 11 di gioved’ l’Amministrazione comunale ha organizzato una cerimonia di tumulazione alla quale sar’ presente anche l’imam della moschea di Catania, Mufid Abu Touq.

Il Comune di Delia (Caltanissetta) ha messo a disposizione due loculi per ospitare nel proprio cimitero le salme dei migranti. “Dare una degna sepoltura ‘ il minimo che possiamo fare per i morti della tragedia di Lampedusa”, ha detto il sindaco Gianfilippo Bancheri.