L’Amat in crisi, con autobus obsoleti e carichi di acciacchi non riesce più a reggere i costi del servizio e, mentre la Ragioneria del Comune sta verificando il nuovo accordo di servizio il Consiglio di amministrazione dell’azienda mette mano al ridimensionamento delle linee.
Secondo le prime indiscrezioni ci sarà un taglio notevole nelle tratte coperte che dovrebbero passare dalle attuali 90 a poco più di 50: all’Amat si parla di ottimizzazione ma appare molto probabile che in alcune zone della città gli autobus non circoleranno più, anche tenendo conto dell’entrata in servizio dei tram.
Una di queste zone potrebbe essere Baida perché i mezzi dell’Amat dovrebbero fermarsi a Boccadifalco.
Già nei mesi scorsi c’era stato un forte allarme per i conti, anche in considerazione dei ritardi con cui arrivano i soldi da regione e Comune. Il numero degli autobus in circolazione è diminuito progressivamente e non arriva nemmeno a duecento, visto che ormai per molti mezzi la manutenzione è impossibile per vetustà o mancanza dei pezzi di ricambio.
Che sia necessaria una riorganizzazione dell’azienda è certo: il timore è che ciò che ne verrà fuori non sia un percorso di efficienza e modernizzazione ma un adeguamento al ribasso per qualità e numero dei servizi.
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