“Sono onorato di essere stato chiamato quest’anno, nella solenne ricorrenza del Santo Patrono d’Italia, ad alimentare, con l’olio Santo, la Lampada votiva che arde sulla tomba di San Francesco, a segno dell’unità morale e spirituale dell’Italia e orgoglioso di poter rappresentare, in questa occasione, tutti i colleghi sindaci italiani”. Così il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, partecipando alla solenne celebrazione eucaristica, presieduta da monsignor Antonino Raspanti, vescovo di Acireale, nella festa di San Francesco, Patrono d’Italia, presso la Basilica di Assisi.
“Una circostanza – aggiunge – che cade in concomitanza con l’anno Rosaliano, durante il quale Palermo festeggia il quarto centenario del ritrovamento delle spoglie di Santa Rosalia, la nostra Patrona e simbolo di rinascita e speranza per i palermitani. Un percorso, quello di Rosalia, che ricorda simbolicamente quello di San Francesco, anima pura e generosa guida per il nostro amato Biagio Conte, scomparso prematuramente lo scorso anno, che dedicò la sua vita ai poveri e agli indigenti, fondando nel 1993 la Missione Speranza e Carità. Ritenuto da tutti il San Francesco dei palermitani, per la sua capacità di donare amore e speranza oltre ogni difficoltà, oggi ci accompagna idealmente, insieme a Santa Rosalia, sulla tomba di San Francesco per dedicare una preghiera a siciliani, ai più poveri e agli indifesi”.
– foto ufficio stampa Comune di Palermo –
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