La Via Dei Librai, si parla di “Donne, diritti e libertà” con il libro “Il mondo è mio”
Si parlerà di “Donne, diritti e libertà“, alle 17 di sabato 4 settembre nell’Isola Pierpaolo Pasolini di in via del Collegio del Giusino nell’ambito de “La Via dei Librai 2021”, presentando il libro “Il mondo è mio” (MEDITER Edizioni), interviste a 20 donne leader nel Mediterraneo che, a novembre del 2019, proprio a Palermo, hanno sottoscritto la Carta di Intenti di JASMINE davanti al Sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, nella Sala delle Lapidi di Palazzo delle Aquile. Ultima tappa del progetto “AMINA” – Programme thématique «Organisations de la Société Civile et Autorités Locales (OSC-AL)» finanziato dall’ UE promosso dalla MEDITER Aisbl.
Ad animare il dibattito, sabato pomeriggio, saranno Valentina Chinnici, insegnante e consigliera comunale del Comune di Palermo, e Manel Bousselmi, presidente dell’associazione delle donne islamiche “Fatima”. Modera la giornalista Gilda Sciortino.
Un lavoro, “Il Mondo è mio”, pubblicato in 4 lingue (italiano, inglese, francese e spagnolo) curato da Victor Matteucci, Gilda Sciortino e Augusta Nannerini, con la prefazione di Leoluca Orlando e le fotografie di Eleonora Orlando.
Al libro è allegato un video (https://youtu.be/aN3GvkO0sbc) che racconta la permanenza delle donne della RETE JASMINE a Palermo dove hanno partecipato e animato incontri, assemblee, workshop e confronti, potendo scambiare opinioni, suggerire priorità e bisogni, convenire sulle modalità e sulle strategie di rete.
IL MONDO È MIO (IL LIBRO)
Una donna nasce e si forma in un mondo dominato dagli uomini. La sua storia sarà condizionata da questa scoperta e presto dovrà decidere che atteggiamento assumere riguardo a essa. Le donne che vorranno intraprendere un viaggio nella conoscenza dovranno prima o poi decidere se evitare lo scontro e subire il modello dominante o accettare lo scontro per rifiutare la propria negazione. Una donna può dirsi realizzata, però, solo quando rifiuta di barattare un proprio ruolo sociale in cambio della perpetuazione di un modello. Molte donne sono consapevoli, ma non hanno sempre la forza necessaria per accettare le conseguenze e i rischi relativi.
La RETE JASMINE è nata per favorire un trasferimento di competenze strategiche, di fiducia, di speranza, per rafforzare l’autostima delle giovani donne del Mediterraneo.
Per questo, 20 donne leader influenti, in rappresentanza di 12 Paesi, hanno accettato di inviare a tutte le giovani donne del Mediterraneo un segnale di fiducia, di coesione. Per sostenere la loro libertà e la loro indipendenza.
Le donne che si raccontano perché la loro visibilità sia la luce di un faro nel Mediterraneo sono: Sabrina Abdelhak, Nehad A. Komsan, Farida A. Allaghi, Suzan Aref, Samira Baghdadi, Enaam Al-Barrishi, Letizia Battaglia, Soukeina Bouraoui, Maha E. Chalabi, Maria Cuffaro, Diana Çuli, Rita El Khayat, Shatha Habahbih, Nuria Viñas LLebot, Aicha Mammeria, Montserrat R. Suriña, Pia Gras, Constanze Reuscher, Valerie Schneider, Simone Susskind.