La verità sta in cielo è un film drammatico, del 2016, diretto da Roberto Faenza, con Riccardo Scamarcio e Maya Sansa. La pellicola si basa sulla vicenda della sparizione di Emanuela Orlandi, avvenuta a Roma il 22 giugno 1983. Il titolo del film è stato ispirato dalla frase pronunciata dal pontefice papa Francesco in un’udienza con il fratello di Emanuela, Pietro: “Lei è in cielo”.
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Il 22 giugno 1983 Emanuela Orlandi, quindicenne cittadina vaticana, figlia di un messo pontificio, sparisce nel nulla dal centro di Roma, dando inizio a uno dei più clamorosi casi irrisolti mai accaduti in Italia e conosciuto anche fuori da essa. Ben presto si capisce che la sparizione coinvolge diversi poteri forti, dal Vaticano alla Banda della Magliana fino a Mafia Capitale. Sollecitata dallo scandalo “Mafia capitale” che attanaglia Roma ai giorni nostri, una rete televisiva inglese decide di inviare a Roma una giornalista di origine italiana (Maya Sansa) per raccontare dove tutto ebbe inizio. Scoperta una nuova pista, entra in scena un personaggio inquietante: Sabrina Minardi (Greta Scarano). È l’amante di Enrico De Pedis (Riccardo Scamarcio), meglio conosciuto come Renatino, il boss che ha saputo gestire meglio di ogni altro il malaffare della capitale, che, nonostante il suo passato, verrà sepolto nella Basilica di Sant’Apollinare, nel cuore di Roma, proprio accanto alla scuola di musica frequentata da Emanuela. Una vicenda con scabrose ramificazioni ancora attuali in un tessuto tipicamente italiano che coinvolge politica, criminalità organizzata e una parte della Chiesa. E’ da 30 anni che questa storia attende di essere raccontata.
Il regista Roberto Faenza mette in scena il rapimento di Emanuela Orlandi partendo dall’indagine che la giornalista Raffaella Notariale ha condotto qualche anno facendo riaprire il caso nel 2008. Il regista mette insieme una ricostruzione minuziosa e dettagliata degli eventi, possibile grazie ad un encomiabile lavoro di ricerca e all’utilizzo di materiali d’archivio che riportano alla memoria momenti cruciali della storia nazionale e i complessi rapporti con il Vaticano.
Al di là delle evidenti buone intenzioni del regista, anche autore del soggetto insieme a Pier Giuseppe Murgia e Raffaella Notariale (interpretata nel film da Valentina Lodovini), La verità sta in cielo ha l’effetto di uno tsunami di informazioni che travolge lo spettatore senza offrirgli una chiave di lettura utile a ritornare a galla.
L’ambizione è quella di suggerire nuove ipotesi su questo annoso e irrisolto caso e indicare nuovi interlocutori da interpellare nella speranza di ottenere, se non giustizia, risposte.
Gli attori si sforzano di iniettare un po’ di spontaneità in questi scambi di informazioni innaturali senza riuscire a ribellarsi ad uno schema narrativo che finisce per occultare la verità dietro un eccesso di retorica.
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