Rom, 6 mag. ”E’ una vergogna, sentire anche questo”. Così Marisa Grasso, vedova di Filippo Raciti e ospite al programma “24 Mattino” di Radio 24, ha commentato la notizia delle 30mila magliette con la scritta ‘Speziale libero’ che i tifosi partenopei starebbero preparando per la partita di stasera Napoli-Cagliari.
“A questa notizia dovrebbe una risposta il presidente del Consiglio. Deve dare una risposta – ha continuato la vedova Raciti che, alla domanda del conduttore Alessandro Milan su una possibile soluzione al problema, ha affermato – chiudete, non fate giocare, basta. Uno Stato forte prende delle misure forti, non ‘ essenziale una partita di calcio, se ne pu’ fare anche a meno. Ognuno sta a casa sua e si evitano problemi, vabb’ c” una perdita economica ma non è colpa mia. Un lavoro non può creare così tanti problemi, il lavoro deve rendere a una persona dignità perché porta onestamente a casa i soldi, ma alcuni lavori tolgono serenità a chi dovrebbe svolgere un servizio che dovrebbe garantire sicurezza ai cittadini. Questa delle magliette invece è la risposta che incassa lo Stato”.
Marisa Grasso ha precisato: ”Se lo Stato fosse forte, queste cose non sarebbero accadute. Io purtroppo mi aspetto che oltre a mio marito, che avrei voluto fosse l’unico sacrificio, ci siano altri Filippo Raciti. Lo Stato è debole, aspettiamoci di tutto. E’ davvero una vergogna sentire anche questa cosa delle magliette. Questo Speziale, che non io non nomino mai, è un assassino e uno spacciatore di droga. E’ un mercante di morte. Questo si pubblicizza”.
Marisa Grasso è tornata sugli scontri di sabato all’Olimpico: ”Questo Genny ‘a Carogna non ha nessun diritto di parola sulla vicenda di mio marito, può parlare solo dei suoi fatti personali. Io ho chiesto giustizia in un’aula di tribunale presenziando ogni giorno per 6 anni. E ho saputo la verità, non c’è nessun dubbio sulla vicenda giudiziaria. Due persone sono state condannate per omicidio fino alla Cassazione. In più, mentre era in attesa di giudizio, Speziale aveva la piena libertà di poter parlare e lo hanno arrestato i colleghi di marito per spaccio di droga. Non parliamo di sante persone ma di persone mai pentite. Questa cosiddetta ”Carogna” che non è mai venuto in tribunale non può indossare una maglietta con quella scritta”.
Infine la vedova Raciti ha fatto un appello alle istituzioni: ”Le telefonate di solidarietà mi stanno bene, ma io attendo risposte. Va bene che si faccia una nuova legge, forse dovremmo parlare della violenza degli stadi come di una nuova forma di terrorismo, il terrorismo da stadio. Comunque è un problema da sconfiggere, le risposte le vogliamo tutti, non solo io”.
LA QUESTURA PRECISA – Non hanno riscontri al momento le voci che parlano di decine di migliaia di magliette con la scritta ‘Speziale libero’ pronte per essere indossate questa sera nel corso dell’incontro Napoli-Cagliari previsto allo stadio San Paolo. Fonti della Questura assicurano inoltre che, in vista della partita di stasera, non sono previsti dispiegamenti di forze particolari rispetto a quelle a abitualmente messe in campo.
LA MADRE DI CIRO ESPOSITO – “Una persona che ha ucciso deve pagare, chiunque uccida deve pagare”. E’ il commento di Antonella Leardi, la mamma di Ciro Esposito, il tifoso del Napoli ferito prima della finale di Coppa Italia, sul presunto annuncio dei tifosi del Napoli di indossare durante la partita di stasera, la maglietta con la scritta “Speziale libero”.
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