Ismaele La Vardera svela il mistero sulla sua candidatura a sindaco di Palermo e lo fa attraverso i social, il mezzo che gli ha dato popolarità e attirato allo stesso tempo infinite critiche, sopratutto nelle ultime settimane di campagna elettorale.
Il giornalista cresciuto sotto l’ala di Pino Maniaci e che ha mosso i primi passi televisivi a Le Iene, prova a spiegare ai suoi fan-elettori che la sua candidatura non è stato un bluff e che l’idea di realizzare un documentario è arrivata strada facendo. Lui è un cronista, poteva non raccontare?
“Subito dopo le elezioni – scrive il giornalista sui social -, a risultato ottenuto, ho incontrato tutte le persone coinvolte e ho chiesto loro se fossero disponibili ad entrare nel nostro racconto. Praticamente tutte mi hanno rilasciato il loro consenso tranne uno che stava nella mia lista che non l’ha presa affatto bene e m’ha mandato all’ospedale. Molti prima di me hanno documentato la loro elezione (Macron ad esempio, ma nessuno ha pensato che fosse un bluff la sua candidatura). Sto facendo male a voler raccontare la meravigliosa esperienza che ho fatto negli ultimi mesi?”.
Una domanda retorica, a cui hanno risposto in moltissimi nelle ultime ore, scatenando una vera e propria bufera mediatica, che ha acceso gli animi anche dei suoi “compagni” di avventura, come Francesco Benigno, l’unico che, come racconta La Vardera, non l’ha presa per niente bene. Pare che i due ieri sera siano arrivati alle mani e che il giovane candidato a sindaco si sia fatto visitare al pronto soccorso di Villa Sofia a Palermo.
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