La Sicilia torna gradualmente alla normalità, ma i presidi restano

Torna gradualmente alla normalità la situazione in Sicilia, dopo la settimana di sciopero messa in atto dagli autotrasportatori e dai comitati Forza d’urto e Movimento dei forconi. Sebbene la protesta prosegua in forma pacifica, i tir carichi di carburante sono riusciti a rifornire le pompe di benzi…

Torna gradualmente alla normalità la situazione in Sicilia, dopo la settimana di sciopero messa in atto dagli autotrasportatori e dai comitati Forza d’urto e Movimento dei forconi. Sebbene la protesta prosegua in forma pacifica, i tir carichi di carburante sono riusciti a rifornire le pompe di benzina lasciate a secco nei giorni scorsi e prese letteralmente d’assalto da migliaia di automobilisti che hanno atteso ore prima di poter fare rifornimento. Lunghe code vengono registrate anche questa mattina, con problemi per il traffico. Ieri sera, anche gli amministratori di Partinico si sono recati nel presidio locale e a San Giuseppe Jato per condividere le rivendicazioni dei manifestanti. Presente anche il sindaco Giuseppe Davì. Stamattina nuovi presidi sono stati attivati dai manifestanti, radunati sotto la sigla Forza d’urto, con rallentamenti del traffico ma senza blocchi. Tutte le scolaresche di Alcamo si sono dati appuntamento alla rotonda autostradale. Le manifestazioni, partite dalla Sicilia, si sono intanto allargate a tutto il Paese e andranno avanti per 5 giorni. Disagi su molti tratti della rete autostradale. Sono oltre 60 i presìdi in tutta Italia. Intanto, il Ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri ‘ afferma che non saranno tollerati i blocchi stradali; useremo tolleranza e dialogo fin dove si può, però bisogna anche tenere presenti i diritti dei cittadini. E mentre martedì il ministro riferirà al Senato in relazione alle conseguenze del blocco degli autotrasportatori in Sicilia, Confindustria fa il conto dei danni nella nostra regione. . La stima è di una perdita di circa 500 milioni di euro per le aziende isolane, e la cassa integrazione per 800 lavoratori. Infine, l’attenzione del movimento dei Forconi è tutta rivolta a mercoledì, quando il governatore della Sicilia, Raffaele Lombardo, incontrerà il presidente del Consiglio, Mario Monti. Le decisioni del movimento saranno prese dopo i risultati dell’incontro.
(Teleoccidente)