La Sicilia orientale si prepara all’arrivo del ciclone Medicane
Dopo il nubifragio che martedì si è abbattuto su Catania e provincia si corre ai ripari. Perchè l’allerta non è affatto passata e forse anzi si aspetta il peggio.
Per domani, su tuttoa la parte orientale dell’Isola è atteso il ciclone Medicane letteralmente “uragano del Mediterraneo” in quanto per le caratteristiche fisiche della struttura atmosferica ricorda le formazioni sugli oceani.
Un evento atmosferico anomalo per le nostre latitudini causa del causato dal cambiamento climatico in atto. Medicane arriverà tra stasera e domattina sulle coste orientali della Sicilia Orientale e Calabria ionica con una potenza che, in mare, potrebbe determinare onde alte oltre 4 metri e mezzo. Il capo della protezione Civile, Fabrizio Curcio, da ieri nel capoluogo etneo per toccare con mano la devastazione causata dal nubifragio mette in guardia: “Ci attendono ore che potrebbero essere complicate”.
Intanto sullo Stretto di Sicilia è già in atto una burrasca da Est forza sette. Attualmente ci sono anche isolati temporali con folate di vento sullo stretto di Sicilia e Tirreno Meridionale Ovest. Le regioni costiere interessate sono Sicilia orientale e Sardegna orientale.
La Protezione civile regionale ha emesso per oggi un’allerta meteo arancione per la Sicilia Orientale e giallo per quella Occidentale. Sono previste piogge sparse, anche a carattere di rovescio o temporale, con quantitativi cumulati da deboli a puntualmente moderati, con fenomeni più intensi dal pomeriggio sulla Sicilia sud-orientale.
Catania si prepara all’uragano
Intanto a Catania e provincia si corre per mettere in sicurezza negozi, botteghe e garage dalla furia dell’acqua. Ieri è stata la giornata della conta dei danni e molto commercianti hanno tenuto chiusi negozi e bar per far defluire l’acqua accumulata e mettere i locali in sicurezze in vista di domani.
A Catania, il sindaco Salvo Pogliese, ha firmato un’ordinanza (valida oggi e venerdì) di chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, pubbliche e private, delle attività commerciali (compresi tutti i mercati all’aperto) ad eccezione delle farmacie, degli esercizi di vendita di prodotti alimentari e di beni di prima necessità, nonché chiusura al pubblico di tutti gli uffici comunali, ad eccezione dei servizi ritenuti essenziali.
Il prefetto di Catania, Anna Maria Librizzi, sempre per l’emergenza maltempo ha disposto la chiusura di tutti gli uffici pubblici di Catania e dei comuni della provincia, compresi gli uffici giudiziari, per domani, 28 ottobre, e venerdì, 29 ottobre. I dirigenti potranno valutare modalità lavorativa in forma agile. Il provvedimento non si applica agli uffici dell’amministrazione della pubblica sicurezza.
Dovranno comunque essere garantiti i servizi essenziali, di emergenza e le strutture funzionali al soccorso pubblico. Udienze sospese, domani e venerdì, per il maltempo, ad eccezione di quelle non rinviabili per scadenza termini, davanti al Tribunale, alla Corte d’appello e al Giudice di pace. Il Teatro Bellini ha rinviato a data da destinarsi i concerti del 29, 30 e 31 ottobre.
Le previsioni per domani
Neanche il tempo di fare la conta dei danni della disastrosa alluvione di Catania, che la Sicilia e non solo sono già in allerta meteo. “Appare infatti ormai molto probabile la formazione di un ciclone mediterraneo simil tropicale associato a venti paragonabili a quelli di un uragano (Medicane), che tra giovedì sera e venerdì dovrebbe risalire lo Ionio e raggiungere parte del Sud Italia” – lo confermano i meteorologi.
Le zone interessate da una nuova severa ondata di maltempo dovrebbero essere Calabria e Sicilia orientale. Su queste aree a partire da giovedì sera e nel corso di venerdì ci attendiamo condizioni di maltempo talora severo con piogge e temporali talora a carattere di nubifragio e venti burrascosi, con raffiche anche di oltre 100km/h sullo Ionio e violente mareggiate sulle coste esposte.
I versanti maggiormente a rischio saranno quelli ionici pertanto: siracusano, catanese, messinese ionico, poi reggino, Locride in generale, catanzarese e crotonese. Non esclusi picchi pluviometrici ancora una volta superiori ai 150-200mm con possibili criticità idrogeologiche, frane e allagamenti, oltre ai potenziali danni arrecati dal forte vento. Prestare dunque massima attenzione a queste zone.