La Sicilia nella campagna di co-marketing di Galbani e Pandittaino

 

Cinque luoghi di straordinaria bellezza insieme ai volti dei siciliani sono protagonisti della campagna di co-marketing dedicata alla Sicilia avviata da Pandittaino e Galbanino. L’attività attiva fino al 31 maggio 2021 coinvolgendo i supermercati di tutta l’Isola e il normal trade. L’idea è di consigliare l’utilizzo abbinato dei prodotti valorizzando al tempo stesso anche gli ingredienti tipici della gastronomia siciliana.

A questo scopo è stata realizzata, infatti, una pagina web ( HYPERLINK “https://www.pandittaino.info/noi-siciliani-cresciuti-a-pane-e-galbanino/”https://www.pandittaino.info/noi-siciliani-cresciuti-a-pane-e-galbanino/) con contenuti specifici che valorizzano la collaborazione e l’abbinamento dei due prodotti nella quale si trovano consigli di utilizzo, informazioni sui valori nutrizionali, modalità d’uso e ricette realizzate con la consulenza di chef locali.  

A questa campagna di co-marketing (la prima per Galbanino a livello territoriale) è abbinato il claim “Noi siciliani, cresciuti a pane e Galbanino” che rimanda a tradizioni e abitudini antiche che abbracciano un ampio target, dai più piccoli ai più grandi. Su pendolini stopper e calpestabili adesivi all’interno degli store siciliani saranno riportati la scalinata di Caltagirone, il borgo marinaro di Marzamemi, la Scala dei Turchi (Agrigento), l’Isola bella di Taormina, i mulini e le saline dello Stagnone di Trapani associati a volti di gente comune intenta a gustare il  Galbanino l’Originale, il formaggio a pasta filante dall’iconica forma cilindrica, nei formati da 230g, 270g, 550g e nei formati famiglia da 850g e 930g, insieme alle referenze di Pandittaino che per questa attività ha scelto il tradizionale pane di semola di grano duro siciliano a fette, nella versione classica e integrale, la Muffoletta e il Maxi Burger di farina di grano tenero. 

“L’idea alla base di questa operazione -afferma la responsabile commerciale della Cooperativa Agricola Valle del Dittaino, Federica Savasta- è di mettere in risalto i valori della tradizione siciliana che Galbani condivide con noi. I nostri prodotti  sono realizzati con grani coltivati dai nostri soci, controllati e con ricette antiche per una Filiera corta attenta alle esigenze di gusto e naturalità di tutti i consumatori”.

“Galbanino, il formaggio nato negli anni ’50, è molto apprezzato sul territorio siciliano -spiega il direttore marketing di Lactalis, Mauro Frantellizzi-. Abbiamo voluto legarci a un marchio forte in Sicilia come quello di Pandittaino che vanta 45 anni di esperienza. In questo modo vogliamo valorizzare una tradizione culinaria consolidata che si lega a valori emozionali potenti. Ci piace sottolineare, inoltre, il legame che abbiamo con la Sicilia e il riconoscimento nei confronti dei consumatori che da sempre ci premiano scegliendo i nostri prodotti”. 

Galbani dal 1882 ricerca e conquista in ogni sua attività il valore della fiducia che da sempre e più di ogni altro contraddistingue l’azienda che negli anni è divenuta la prima marca di formaggi italiani nel mondo. Galbani fa parte dal 2006 di Groupe Lactalis, il Gruppo Francese primo produttore al mondo nel settore lattiero-caseario, con un fatturato di 21.1 miliardi di euro e oltre 85.000 collaboratori. Lactalis in Italia è oggi la prima azienda nella penisola per stabilimenti produttivi attraverso le sue aziende Galbani, Parmalat e Nuova Castelli. Con le sue marche è leader nel mercato dei prodotti lattiero-caseari in Italia e tra i principali attori nel mercato dei salumi.

Cooperativa Agricola Valle del Dittaino. Si trova in provincia di Enna, nel cuore della Sicilia, tra immense distese di grano duro. È una Cooperativa di soci produttori di cereali fondata nel 1976 con lo scopo di valorizzare la preziosa materia prima e gestire l’intero processo produttivo, dal grano al suo stoccaggio, dalla macinazione fino alla panificazione. La Cooperativa dispone di silos di stoccaggio, di due mulini per la produzione di semola e farina, direttamente collegati al panificio e di cinque linee di panificazione in continuo. La produzione giornaliera è di circa 250 quintali.