La Sicilia avvolta dalle fiamme, weekend di incendi da Altofonte allo Zingaro
La Sicilia avvolta dalle fiamme. Oltre 400 persone evacuate, diversi ettari di terreno andati bruciati, e grossi danni alla riserva naturale dello Zingaro. Questo è solo parte del triste bollettino registrato nelle ultime quarantotto ore, in cui le fiamme hanno aggredito diverse zone dell’Isola.
La Sicilia avvolta dalle fiamme, ad Altofonte evacuate oltre 400 persone
Ad Altofonte, nel palermitano, un vasto incendio ha devastato il versante montuoso avvicinandosi pericolosamente alle abitazioni dei residenti. I vigili del fuoco sono stati costretti a far allontanare dalle proprie case diverse famiglie, fino a quando le fiamme non sono state domate completamente.
Nel frattempo, il forte vento di scirocco trasportava grosse folate di cenere in tutta la città di Palermo.
Non usa mezzi termini Angela De Luca, sindaca di Altofonte, per denunciare l’accaduto: “Appare chiaro a tutti l’attentato che abbiamo subito, non sono servite bombe, armi, ma hanno distrutto il nostro territorio. Dichiareremo lo stato di calamità, perché la montagna per noi era vita, ossigeno, acqua e per tanti lavoro. Un attentato che ci costerà carissimo dal punto di vista di risorse e di cuore”.
La scoperta di almeno sei focolai alimenta la pista dell’origine dolosa
“Paesaggi e luoghi che abbiamo percorso con lo sguardo, da bambini, coi nostri figli adesso non ci sono più. L’odore acre del fumo è sui nostri vestiti, sulla nostra pelle, fisso nelle pareti delle nostre case e li resterà per giorni”.
E la pista dell’origine dolosa dell’incendio prende sempre più piede. Secondo Agatino Carrolo, comandate provinciale dei vigili del fuoco, è molto probabile che le fiamme siano state appiccate in maniera intenzionale considerato che i pompieri hanno individuato almeno sei focolai diversi in vari punti della zona.
Distrutta parte della riserva dello Zingaro
Anche la costa del trapanese è stata colpita duramente dagli incendi durante questo fine settimana di vento. Alcune tra le zone più frequentate dai turisti e dai bagnanti nei mesi estivi sono quasi irriconoscibili dopo che i vigili del fuoco, insieme alle squadre della forestale e della protezione civile hanno spento gli ultimi focolai.
Da Scopello a Macari, canadair ed elicotteri hanno dovuto lavorare incessantemente per domare gli incendi. E le immagini che arrivano dalla riserva dello Zingaro fanno stringere il cuore.
Le fiamme hanno avvolto la prima riserva naturale siciliana, istituita oltre quarant’anni fa, distruggendo tutta la vegetazione che hanno incontrato. Grossi danni si sono verificati anche presso il Centro visitatori del parco. L’area era stata chiusa a turisti e bagnanti, e fortunatamente non ci sono stati feriti.
Anche il sindaco di San Vito Lo Capo Giuseppe Peraino non sembra avere dubbi sull’origine dolosa dell’incendio. “La riserva dello Zingaro non esiste più. Un incendio di tale portata non può essere che doloso – ha commentato. Più punti fuoco sono stati innescati contemporaneamente in zone differenti”.
Aperte due inchieste sull’origine dei roghi
Gli inquirenti sono già al lavoro per quantificare i danni e consegnare alla giustizia i piromani, e le prime “comunicazioni di notizie di reato” sono già state affidate alle procure di Trapani e Palermo.
Salvo Cocina, direttore del Dipartimento di protezione civile della Regione, ha confermato la possibile origine dolosa della tragedia. Ha proseguito poi invocando “un’azione di prevenzione, perché non basta più spegnere gli incendi, bisogna bloccare sul nascere l’azione dei piromani. Anche con ronde di pattugliamento e un’attività di intelligence messa in campo dalle forze investigative”.
Musumeci: “Siamo vicini alle comunità colpite”.
La giunta regionale si riunirà questo pomeriggio in una seduta straordinaria per discutere degli avvenimenti del fine settimana.
In mattinata è arrivato il commento del presidente siciliano Nello Musumeci, che ha affidato al proprio profilo facebook l’amarezza per la distruzione di tante zone verdi dell’Isola. “Che i piromani siano criminali senza scrupoli è noto. Che troppo spesso la facciano franca, pure. Che quando vengono presi dovrebbero ricevere ben altre pene, lo pensiamo tutti. Ma di questo parleremo in un altro momento. Ora voglio dire grazie a tutti coloro che si sono impegnati in queste ore ed hanno spento decine di focolai, salvaguardando centinaia di famiglie”.