Sicilia avanti con le somministrazioni e dal 3 aprile vaccini nelle parrocchie

La visita del commissario straordinario per l’emergenza Figliolo in Sicilia si ieri ha fatto luce su una serie di aspetti inerenti la campagna vaccinale dell’Isole. Il quadro che si delinea è incoraggiante: la Sicilia si conferma la prima regione in Italia per vaccini somministrati, ma i complimenti del commissario sono arrivati per l’accordo stratto tra Regione e diocesi per le vaccinazioni nei locali parrocchiali.

“Bene l’accordo come le diocesi siciliane – ha dichiarato Figliuolo – un’iniziativa che aggiungerà a quelli già operativi a circa 500 nuovi punti vaccinali presso le parrocchie dell’Isola dove sia potrà fare sia la prenotazione che il vaccino. Un modo per creare la capillarizzazione del Piano li dove è possibile”.

“Ci sono molte cose da fare – ha aggiunto il commissario – ma già oggi in Sicilia siamo sopra le 20 mila vaccinazioni, dobbiamo arrivare alle 500mila, ma la Sicilia è in linea con il Piano”.

Obbiettivi, quelli fissati da Figliulo, raggiungibili solo con l’arrivo delle nuove dosi. “Abbiamo bisogno che arrivino le forniture di dosi – ha dichiarato Musumeci – è questo che abbiamo chiesto al commissario, che i vaccini arrivino presto per accelerare con le somministrazioni”.

In Sicilia sono state utilizzate già l’87,6% delle dosi in dotazione alla regione: 736.321 su 840.535.

Le nuove prenotazioni al momento sono in stand-by in attesa che arrivino le 170 mila dosi: domani 75 mila di Pfizer e tra il 29 marzo e il 3 aprile 100 mila di AstraZeneca.

L’ipotesi di aprire al target tra i 65 e i 69 anni è per il momento accantonata: appena arriveranno le nuove dosi si cercherà di completare le vaccinazioni rivolte ai vulnerabili, a chi ha più di 80 anni, al mondo della scuola e alla fascia tra i 70 e i 79 anni.

Quello che confermano le statistiche è che le somministrazioni agli over 80 sono al 65 per cento, molti di questo target non hanno ancora prenotato la prima dose di vaccino.

Il contributo delle parrocchie

Come deciso dall’accordo siglato tra la Regione e le diocesi, a partire dal 3 aprile pure le Chiese si trasformeranno in hub contro il Covid-19. Si stima che saranno organizzati circa in 500 punti vaccinali dotati di un medico, un infermiere e un amministrativo per consentire ai cittadini fra i 69 ed i 79 anni di ricevere il vaccino di AstraZeneca. Gli elenchi delle cento persone da vaccinare in ogni parrocchia saranno compilati dai parroci entro fine mese.

A Palermo saranno 53 le chiese che aderiranno e l’elenco sarà reso noto a breve, già nota invece la lista della Diocesi di Mazara: si tratta delle Chiese di San Giovanni Battista (Campobello di Mazara); San Giovanni Battista, San Francesco di Paola, Santa Lucia (Castelvetrano); San Nicola di Bari (Gibellina), Maria Ss. Madre della Chiesa, Santa Maria delle Grazie al Puleo, Sant’Anna, Maria Ss. Ausiliatrice (Marsala); San Lorenzo, Cattedrale e Seminario vescovile (Mazara del Vallo); Zona pastorale Pantelleria e la chiesa madre di Partanna e Santa Ninfa.

Questa invece la distribuzione nelle altre diocesi dell’Isola: 18 a Cefalù; 23 a Monreale; 7 a Piana degli Albanesi; 51 ad Agrigento; 27 a Piazza Armerina; 15 a Nicosia; 56 a Messina; 18 a Patti; 22 ad Acireale; 19 a Caltagirone; 53 a Catania; 28 a Siracusa; 22 a Noto e 21 a Ragusa.

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