La Sicilia agli Stati Generali dell’Autore: si presenta il nuovo Statuto Siae, e si fa il punto sui neo autori 2.0. e le violazioni nel web
Sara Favarò portavoce degli autori siciliani: «Tutela per gli autori, soprattutto ‘minori. Difficile il ruolo della donna-scrittrice». Incontri sul diritto d’autore nel web: «Da Internet il più grave attentato»
Roma – Qual è il futuro dei ”lavoratori della conoscenza” in Italia? Come avviene oggi la selezione e la circolazione delle opere e dei prodotti culturali? È possibile ridisegnare l’identikit del nuovo autore 2.0? Sono questi alcuni dei temi su cui ci si è confrontati nella prima edizione degli Stati Generali dell’Autore, che si sono svolti all’Università ‘La Sapienza’– Facoltà di Scienze della Comunicazione di Roma, il 26 e 27 novembre 2012. Indetti dalla FUIS (Federazione Unitaria Italiana Scrittori) e l’Università La Sapienza di Roma – Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale, con il patrocinio SIAE, si sono alternati in una due giorni in cui autori, con particolare riferimento agli iscritti SIAE, docenti universitari, esperti, rappresentanti delle associazioni di categoria degli autori, interlocutori istituzionali, hanno dibattuto su temi inerenti la tutela del diritto d’autore, la centralità e rilevanza degli Autori in quanto creatori di opere, primo gradino della filiera della produzione artistica. Molti gli interventi a partire dalla mattina del 26, alle ore 9.30, con un convegno al quale hanno preso parte rappresentanti del ministero dei Beni Culturali, del ministero dell’Università, dell’Agcom e di tutte le Associazioni di categoria che tutelano gli autori (teatro, cinema, televisione, letteratura, musica ,ecc.)
Dialogo aperto e trasversale che ha indagato sul profondo cambiamento nel modo di ‘fare’ e produrre arte, «nella percezione condivisa del ‘valore’ della cultura» (come dichiarato da Mario Morcellini, direttore del Dipartimento Comunicazione e Ricerca Sociale), soprattutto nelle nuove professioni dell’arte strettamente collegate alla tecnologia: la necessità di una normativa più chiara e specifica che garantisca anche i piccoli autori, la tutela del diritto d’autore sul web, materia di grande attualità su cui spesso si dibatte per affrontare quelle contraddizioni e necessità che si sono via via sviluppate. L’esigenza è anche quella di rendere il mercato editoriale italiano più competitivo in un momento in cui essere autori aderisce a un senso di precarietà professionale che mortifica la ricchezza materiale e immateriale prodotta, di cui il nostro Paese necessita ora più che mai.
Presentato il nuovo Statuto Siae: il diritto d’autore su internet il punto più discusso. Un appuntamento importante quello della presentazione del nuovo Statuto SIAE approvato dalla Presidenza del Consiglio il 9 novembre scorso. «L’autore esprime un modo di pensare attraverso la propria opera e ha il diritto di scegliersi gli interlocutori. ‒ ha detto Giorgio Assumma ex presidente Siae e presidente dell’Istituto giuridico dello spettacolo e dell’informazione, durante il suo intervento alla prima giornata di incontri ‒. Internet dove tutto può essere copiato, diffuso e registrato lo espropria di questa libertà È il più grave attentato che si possa compiere ai diritti degli autori».
A rappresentare la Sicilia la scrittrice Sara Favarò, in qualità di portavoce degli autori siciliani, e delegata regionale della UNSA (Unione Nazionale Scrittori e Artisti), carica recentemente ricevuta. «Chi protegge gli autori? Quale il compito della SIAE nella giungla editoriale di contratti quasi sempre assenti? ‒ dichiara Sara Favarò ‒ Per non parlare poi di chi ritiene che l’arte sia un lusso, una sorta di elegante vestiario che debba pagare chi lo produce e non anche chi lo indossa. Creare ha un costo che è anche economico, che talvolta è così oneroso da indurre molti Autori a rinunciare a farlo. Oggi nonostante l’alto numero di autori, editori, libri, opere che sempre più alimentano il ricco campo dell’Arte, l’autore appartenere alla schiera di chi ‘se lo può permettere».
Durante il suo intervento alla Sapienza di Roma la scrittrice siciliana ha affrontato anche il nodoso problema della donna-scrittrice in cui la differenza di genere sembra ancora pesare.Quell’immagine da donna ‘Angelo del Focolare’ che anche una grande scrittrice, come Virginia Woolf, si impiegò di destrutturare, invitando le donne a scrivere per rivoluzionare la letteratura, ma anche se stesse: «Se vuole scrivere romanzi una donna deve avere del denaro e una stanza tutta per sé. La qual cosa, come vedrete, lascia irrisolti il grande problema della vera natura della donna e quello della vera natura del romanzo…».
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