La Sicilgesso perseguitata dalle ispezioni, 24 in 2 anni. Protestano i dipendenti.
di Federico Orlando
Quando un uomo, non riuscendo a salire sul proprio mulo, chiese la grazia a Sant’Antonio e riprovando, il Santo gli diede tanto slancio che l’uomo salì da un lato ma cadde dall’alt…
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di redazione
di Federico Orlando
Quando un uomo, non riuscendo a salire sul proprio mulo, chiese la grazia a Sant’Antonio e riprovando, il Santo gli diede tanto slancio che l’uomo salì da un lato ma cadde dall’altro, nacque il detto. ‘troppa grazia Sant’Antonio’. Una frase che è attinente per lo strano caso dell’azienda siciliana Sicilgessi. In una Sicilia, infatti, dove i controlli, comunque a torto, non sono stati mai troppo scrupolosi ed efficienti, la Sicilgessi di Alcamo, ha subito 24 controllo in appena due anni. Sembra che le ispezioni nascano da una serie di esposti presentati dal signor Giovanni Palma, titolare di un’altra cava inutilizzata, nei pressi di quella in contrada Chiuse, gestita dalla Sicilgesso. I 24 controlli ispettivi non hanno mai ravvisato nessuna irregolarità, eppure continuano a ripetersi, si sono avvicendati i vari enti minerari, il dipartimento ai beni culturali, quello all’Ambiente, quello all’Energia e tutti sono intervenuti più volte. Considerato che niente di irregolare è mai stato rilevato mentre le ispezioni continuano, ci sono un paio di ipotesi da presupporre, o che il signor Palma ha amicizie molto in alto, tanto in alto da superare le logiche conseguenze dei controlli regolari, o che i vari ispettori che si sono avvicendati nella cava di contrada Chiuse, non hanno fatto un lavoro efficiente e non sono riusciti a capire se l’azienda è in perfetta regola. Comunque in entrambi i casi, considerato che le ispezioni vengono fatte con soldi pubblici, la situazione è paradossale. Giustamente i quaranta dipendenti, sono preoccupati che le continua e ripetute ispezioni, possano fermarsi solo quando qualcuno troverà un pretesto per far cessare l’attività estrattiva. Si sono rivolti al presidente della Regione, a tutti gli enti che ormai conoscono molto bene la cava della Sicilgesso e si sono messi in stato di agitazione. Vogliono difendere il loro posto di lavoro.