La primavera irrompe al Sabir Gourmanderie di Seby Sorbello

La primavera siciliana irrompe al Ristorante Sabir Gourmanderie, incastonato all’interno del Parco dei Principi Resort, a Zafferana Etnea. Un delicato incontro di sapori, colori e profumi nostrani, che in ogni portata racconta l’amore per la cucina dello Chef e Patron Seby Sorbello. Una passione nata in famiglia, ai piedi del Vulcano, espressa all’interno di un ristorante pronto ad accogliere i suoi ospiti in un’atmosfera elegante e raffinata.

Il nuovo menù di primavera del Sabir Gourmanderie si presenta ricco di piatti della tradizione, come la Zuppa di piselli e patate, con ricciola scottata con un leggero fumo, e un’acqua alla menta. Una scelta che svela il desiderio di custodire la memoria dei luoghi in cui lo Chef zafferanese è cresciuto e si è formato. Ma allo stesso tempo stupisce per la scelta di inserire il Pesce spada, servito con olive, capperi, carrettiera di datterino e crema di patate alla cipolla.

“Una delle scommesse del Sabir è rimettere il pesce spada nel menù di un grande ristorante – ci racconta lo Chef Sorbello -. E’ un prodotto che merita di ritornare, perché ha grandi peculiarità ed esprime grandi sapori”.

Ad aprire la serata dedicata alla presentazione del nuovo menù alla stampa, un Cappuccino di scampi, accompagnato da erbette spontanee, come la “cannatedda”, e completato da una spuma di mandorle.

Si prosegue con una Passatina di favette fresche, polpo e calamari croccanti, con verdure e ricci di mare, per arrivare al Soffio di fagioli con crocchetina di asparagi selvatici e guancia di vitello al mosto cotto. Un omaggio dello Chef Sorbello alla cucina contadina, in cui venivano privilegiati spesso i fagioli e le verdure di campo.

Il menù di primavera offre anche un Omaggio alla neve, in cui si vuole riproporre il ricordo di una nevicata sull’Etna, con un gelato aromatizzato al rosmarino, che arriva su una cialda di riso venere, che ricorda la pietra lavica della Muntagna.

L’intermezzo è un fuori menù: una Pasta mista servita con crema di zucchina lunga, una delle grandi prerogative della primavera siciliana ed etnea, ricotta al limone, cernia e olio alla vaniglia del Madagascar. Un piatto che può apparire di facile preparazione, ma estremamente complesso al palato, che richiede grande maestria nell’equilibrio dei sapori.

Si prosegue con i Ravioli ripieni di aglio, olio e peperoncino e serviti con una crema e un crudo di fiori di zucca, il fiore principe della primavera, sia per il colore che per il suo profumo, e bottarga di tonno rosso.

La cena si avvia alla conclusione con un predessert: una Granita di carote di Ispica, servita con olio extravergine di oliva e buccia di pepe rosa.

Il dessert è una Dolce condivisione, che raccoglie tutti i profumi e i sentori di primavera, dove troviamo la mandorla, gli agrumi, la mela Cola, i piselli al marsala, con una variazione di fragole di diverse consistenze.

Una scommessa di alta ristorazione nel cuore del Parco dell’Etna, in cui la tradizione viene continuamente rivisitata con creatività ed estro, esaltata dalla scelta sapiente dei vini, ad opera del Sommelier Giovanni La Rosa.