La pizzeria “La Braciera” di Palermo ha conquistato il 31esimo posto nella classifica di “50 Top Pizza”, la guida online specializzata nel settore che ogni anno premia i migliori locali d’Italia. E’ il sesto anno consecutivo che la nota pizzeria palermitana entra nella classifica dei migliori 50 e quello di quest’anno è il miglior risultato di sempre. “La Braciera”, con il piazzamento conquistato, entrerà di diritto nella classifica delle “100 Top Pizza” del mondo, graduatoria che terrà conto delle migliori offerte internazionali.
Antonio, Roberto e Marcello Cottone, i tre fratelli titolari dello storico locale palermitano, hanno salutato con entusiasmo l’ennesimo riconoscimento che è stato attribuito a “La Braciera” nel corso di una serata ospitata al teatro Mercadante di Napoli.
“Non è mai facile confermarsi ad alti livelli – dice Antonio, presidente di Fipe Confcommercio Palermo -, specie in un momento storico in cui sono nate tantissime pizzerie di qualità e la concorrenza si è fatta ancora più dura: per riuscirci è necessario credere in quello che si fa, mantenere intatta la passione con cui tanti anni fa ci siamo approcciati a questo mestiere, avere il coraggio di sperimentare e la capacità di aggiornare le tecniche di lavorazione. Da domani guarderemo già al prossimo anno, ci rimetteremo a studiare per proporre qualche novità nell’accostamento degli ingredienti e nella lavorazione degli impasti”.
“La Braciera” è ormai un punto di riferimento nel settore delle pizze: oltre ai sei lusinghieri piazzamenti consecutivi nelle classifiche di “50 Top Pizza” ha vinto i “Tre Spicchi” del Gambero Rosso per sette edizioni di fila, a partire dal 2016. Nessuno mai in Sicilia è riuscito ad avere questa continuità nel corso degli anni. Per la cronaca, nell’elenco dei locali siciliani premiati quest’anno ci sono la pizzeria “L’Orso” di Messina (28°) e “Frumento” di Acireale (30°).
“Certi riconoscimenti – sottolinea Daniele Vaccarella, da anni capo chef della Braciera – sono il frutto di un appassionato lavoro quotidiano e della voglia di riuscire sempre a soddisfare i nostri clienti, che sono i primi giudici del nostro lavoro. Come ogni anno, mi piace condividere la gioia di questo successo con tutto lo staff e con il personale che lavora con il massimo della professionalità, non è retorica dire che siamo sempre più una famiglia”.
Nella valutazione della giuria un peso determinante l’hanno avuto la qualità della lavorazione dei grani antichi e le tecniche di lievitazione che sono alla base di un prodotto ad alta digeribilità ma anche il servizio, l’accoglienza e la carta dei vini e delle birre.
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