Santi Palazzolo, conosciuto ormai in tutta Italia come il “pasticciere antiracket” aprirà una bottega ad Eataly. il futuro parco della gastronomia di Bologna. Dopo la storia della sua denuncia per l’estorsione di Roberto Helg, finita sugli organi di informazione di mezzo mondo, il titolare della storica pasticceria di Cinisi è stato invitato dai gestori del Parco, Caab e Coop Adriatica, a rilevare uno spazio commerciale. In questo modo entrambi i contraenti ottengono visibilità a costo zero.
La trattativa coi vertici di Fico, però, è iniziata prima che il nome di Palazzolo balzasse agli onori della cronaca: «Sarà una grande avventura, il progetto di Eataly è straordinario». Caterina Palazzolo, la figlia del pasticciere, che continua a servire i clienti nella sede di Cinisi è particolarmente soddisfatta di questa opportunità: “Quando ci hanno contattato da Bologna non ci abbiamo pensato un attimo”. Negli spazi di Fico allestiranno sia un laboratorio (“con materie prima tutte della Sicilia”) sia un punto vendita. Ma di “eroi” Caterina non vuol sentir parlare: “Non siamo un simbolo dell’antimafia – si schermisce -, abbiamo solo fatto il nostro dovere. Siamo pasticceri e non vogliamo spettacolarizzare quel che è successo”. Di certo, però, “la prossima settimana porteremo a Bologna una cosa in più: una persona, oltre che un imprenditore”.
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