La maxinchiesta sulla truffa Enel: un pool di Pm per scovare i “clienti”
Sono più di 130 le persone che hanno ricevuto l’avviso di conclusione delle indagini e rischiano di essere processate per furto di energia elettrica: tra loro i titolari del bar Dolcissimo e quelli del cinema Metropolitan, che si sono rivolti ad un tecnico Lino Caruso,l’uomo capace di manipolare i contatori nel suo laboratorio a Borgo Nuovo. Sarebbe stato in grado di intervenire sui contatori ottenendo una regressione dei consumi già registrati oppure facendo in modo che conteggiassero kilowatt in meno., il quale secondo l’accusa, era in grado di truccare i contatori diminuendo notevolmente il consumo registrato. Una vera e propria organizzazione sfruttava le “capacità” del tecnico di Borgo Nuovo: Giovanni Mirabile, ex dipendente Enel licenziato, e Gaetano Messina facevano da intermediari procacciando i clienti disponibili al raggiro ciascuno nella zona di propria competenza mentre altri “agenti” Benedetto Sarrica, Giuseppe Alfano e Alessio Garofalo, tutti dipendenti della Soigea, impresa mandataria di Enel Distrbuzione spa, operavano in provincia e i titolari di una ditta di impianti elettrici completavano l’organizzazione. Il modus operandi era sempre lo stesso: i contatori venivano prelevati a domicilio, manipolati nel magazzino di Caruso e riposizionati nelle attività commerciali o nelle abitazioni private.
Gli agenti della sezione reati contro la pubblica amministrazione della Squadra mobile sono partiti dalle denunce presentate dall’Enel che si accorse delle anomalie nei consumi di alcune utenze commerciali, presentando un numero di denunce così elevato che è stato necessario costituire in procura un pool di pubblici ministeri, coordinati dall’aggiunto Claudio Corselli.
Il risultato di mesi di lavoro, in collaborazione con gli esperti Enel, e non è detto che non ci siano ulteriori risvolti, è l’avviso di conclusione delle indagini notificato agli indagati. Ecco l’elenco dei commercianti coinvolti, non sempre è stato possibile quantificare il danno subito dall’Enel nonostante sarebbero state riscontrate le manomissioni: Giuseppe La Rocca e Giuseppe Lo Cascio, rispettivamente ex socio e presidente del consiglio di amministrazione dell’”Antica pasticceria Bristol (dall’agosto 2011 al maggio 2012 avrebbe risparmiato 60 mila euro di bolletta); Alfonso Lo Cascio, titolare del Santa Monica Pub di via Enrico Parisi; Francesco Biondo (legale rappresentante del bar Dolcissimo; Giorgio Massei (amministratore della Toda Shopping che gestisce il supermercato Gisa di via dei Nebrodi; Tommaso Pavone e Barbara Binasco, gestore del bar Albatros; Rita Gaetana Ferrara, titolare del “Bar Valdesi”; Ugo Caravalla, gestore di fatto della Cr Ceramiche; Andrea Benfante, legale rappresentante della Sabec snc che gestiva il ristorante “MilanoBistrot” di via Nuova; Lorenzo Guddo, legale rappresentante del bar pasticceria Mediatrice ; Pietro Tirenna, titolare de “Il fornaio snc di Tirenna Pietro” che gestisce il “Bar Squisito” di viale Strasburgo; Salvatore Graziano (amministratore unico della società Torre Battilamano che gestisce un campeggio a Termini Imerese), Angelo Rizzuto (gestore di una sala giochi in via del Cigno) e Pietro Carrozza (dipendente Enel); Lorenzo La Rosa (intestatario di un contratto a Carini che avrebbe risparmiato;
Loredana Giambruno (la manipolazione riguarderebbe il contatore era intestato alla pescheria di Vito Caruso ma era installato in un’abitazione di Carini); Nicolò Failla (gestore dell’Oleificio Failla srl); Biagio Conciauro del negozio Fantastidea; Fabrizio Migliarba, gestore della sala ricevimenti Villa Inserra; Antonino Di Patti, socio della Karisma srl e gestore del cinema Metropolitan; Antonina Sgroi e Pietro Grigoli gestori di un negozio di frutta e verdura a Carini.
Del nutrito elenco fanno parte anche i proprietari di abitazioni private che hanno aderito alla proposta di bollette ENEL a “prezzi di saldo”.