La mancata bomba d’acqua e il Velodromo
Alla fine del cuntu, la bomba d’acqua non c’e’ stata e il manto residuo del Velodromo ha retto perfettamente un torneo di under 14 tra locali e due partite regionali di serie C.
di Filippo La Torre
Palermo, 4 Mar. – Alla fine del cuntu, la bomba d’acqua non c’è stata e il manto residuo del Velodromo ha retto perfettamente un torneo di under 14 tra locali e due partite regionali di serie C.
Iron team vs Aquile del Tirreno vale a dire Palermo contro Milazzo e Barcellona è il primo incontro e, anche se la squadra palermitana ha messo in campo tanta voglia, nulla ha potuto contro la capolista del girone 2.
Il risultato finale sarà 03 a 39. La giornata era splendida, anzi più che splendida. La tribuna nord del Velodromo, quella scoperta e colata di gradoni in cemento, era inondata dal sole e ci ha costretti, piacevolmente partecipi, a mettere da parte giacche e pullover.
Stoicamente resisteva impettito, con la giacca di velluto e il cappello da pastore irlandese, soltanto il Principe Munafò. Dietro gli occhialini da filosofo, gli occhi da uomo d’altri tempi mostravano attenzione e gradimento anche se i suoi pensieri volavano aggrappandosi alle umane traversie, perché soltanto così le rughe diventano affascinante patrimonio. Come usa dire: ai Principi tutto è permesso!
I giovani dell’Amatori Palermo, mollemente distratti ma non abbastanza da apparire indifferenti, sbirciano tra le pieghe del gioco del Barcellazzo, brutto e cacofonico nome composito per indicare una fusione di etnie diverse.
Saranno tra sette giorni nostri avversari e a casa loro, su un campo accarezzato dalle brezze marine e seminato di taglienti scheletri che un tempo furono casa e rifugio di splendidi molluschi, sono imbattuti da tanto, troppo tempo.
Oggi, a guidare la nostra mediana, due imberbi fanciulli, entrambi diciassettenni, dovranno consacrarsi anzitempo eroi. Ancora brutti anatroccoli, ma dal futuro certo di splendidi cigni, perpetuano lo scorrere del sangue normanno- svevo- angioino.
L’Acireale Rugby è la nostra avversaria ma in questa partita non ci saranno particolari emozioni. Falcidiata da infortuni e da virus malevoli, la squadra acese è nuda in panchina ma in campo mostra carattere e dignità. E per consolazione di una brutta sconfitta nemmeno il sollievo di una doccia calda. E’ tempo di spending review.