La guerra non si ferma, la Russia avvia “mobilitazione nascosta”
La guerra in Ucraina è al quarantesimo giorno. Le immagini dei civili uccisi a Bucha hanno sconvolto il mondo, ma il conflitto non accenna ancora a fermarsi. Intanto il bilancio delle vittime è drammatico. Secondo lo Stato maggiore delle forze armate ucraine, la Russia avrebbe avviato una “mobilitazione nascosta” per costituire unità militari.
Le forze russe “contano di attirare circa 60 mila persone durante la mobilitazione”, è spiegato nell’ultimo aggiornamento dello Stato maggiore ucraino. Nel frattempo, i russi si sarebbero ritirati dalla regione di Sumy, in base a quanto riportato da Kyiv Independent, che cita il governatore dell’oblast. Secondo lo stesso sito, nelle ultime ore sono state attaccate Odessa e Mykolaiv.
L’ultimo rapporto dell’intelligence britannica, diffuso dal Ministero della Difesa del Regno Unito, spiega che “le forze russe continuano a consolidarsi e riorganizzarsi mentre riorientano la loro offensiva nella regione del Donbass, nell’est dell’Ucraina”.
Inoltre, “le truppe russe, compresi i mercenari della compagnia militare privata Wagner, collegata allo stato russo – evidenzia l’intelligence -, vengono spostate nell’area.
Intanto sul piano umanitario la situazione è drammatica e si aggrava ancora il bilancio delle vittime. Secondo gli ultimi dati dell’Ufficio dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani, da quando è iniziato l’attacco lo scorso 24 febbraio e fino alla mezzanotte del 2 aprile sono stati registrati 1.417 morti e 2.038 feriti. Tra questi si contano 59 bambini uccisi e 92 feriti. Ieri hanno sconvolto il mondo le immagini dei civili uccisi a Bucha e la ferma condanna a quanto accaduto è arrivata da più parti nella comunità internazionale. Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha chiesto un’indagine indipendente che “porti a una responsabilità effettiva”. “In Ucraina – ha poi aggiunto Guterres in un tweet di questa mattina -, l’eredità di un solo mese di guerra, sotto forma di ordigni inesplosi, mine e munizioni a grappolo, richiederà decenni per essere affrontata”.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato in un video la decisione di creare uno “speciale meccanismo di giustizia” per indagare su “ogni crimine degli occupanti sul territorio del nostro Stato”, ha detto. “Voglio che ogni madre di ogni soldato russo – ha affermato Zelensky – veda i corpi delle persone uccise a Bucha, a Irpin, a Hostomel. Cosa hanno fatto? Perché sono stati uccisi?”, ha aggiunto. Il leader ucraino è anche intervenuto con un videomessaggio alla cerimonia di premiazione dei Grammy. “La guerra: cosa c’è di più opposto alla musica?”, ha detto. “Sulla nostra terra stiamo combattendo la Russia che porta – ha continuato – un silenzio orribile con le sue bombe. Il silenzio della morte. Riempite il silenzio con la vostra musica”, ha aggiunto Zelensky rivolgendosi agli artisti e chiedendo poi di sostenere il suo paese “in ogni modo possibile”. “In qualsiasi modo – ha detto – ma non il silenzio”.