Parco dell’Etna: visita dell’assessore Lo Bello. Presidente Mazzaglia: “Parchi non più sovrintendenze della natura”
NICOLOSI – “I Parchi non vanno più considerati mere sovrintendenze della natura, come negli ultimi vent’anni in Sicilia, ma enti che devono promuovere la valorizzazione e la piena fruizione delle aree protette, creando nuove opportunità per l’economia dei territori. Condividiamo in piena questa nuova linea di politica dell’ambiente adottata dalla Regione siciliana. Siamo contenti dell’interesse dell’assessore Mariella Lo Bello nel conoscere l’Etna e i suoi straordinari valori e la ringraziamo per la grande attenzione dimostrata nei confronti del Parco. Gli incontri con gli amministratori, i sindaci e il personale dell’Ente le hanno certamente offerto gli spunti necessari per riflettere sulle iniziative da adottare, con la nostra più ampia collaborazione, per promuovere e valorizzare al meglio uno dei luoghi più amati e visitati al mondo”. Si esprime così la presidente del Parco dell’Etna Marisa Mazzaglia, commentando la visita dell’Assessore regionale al Territorio e Ambiente Mariello Lo Bello.
E’ stata in realtà una giornata particolarmente intensa e densa di incontri quella trascorsa al Parco dall’esponente del Governo regionale. Accompagnata da alcuni componenti della sua segreteria e dell’Ufficio di Gabinetto, l’assessore Lo Bello ha voluto visitare in modo approfondito la storica sede dell’Ente, l’ex Monastero Benedettino di San Nicolò La Rena a Nicolosi con la Banca del Germoplasma Etneo, che conserva la biodiversità vegetale del territorio, nella quale ha particolarmente apprezzato la piena accessibilità da parte di persone con disabilità. La Lo Bello ha anche voluto incontrare tutto il personale del Parco e conoscere nei dettagli attività e problematiche dell’Ente. La fotografia del territorio è invece emersa dall’incontro con i sindaci e il Comitato Esecutivo, che hanno evidenziato problematiche e aspettative delle comunità dell’area protetta, in particolare la necessità di un corale impegno nella bonifica dei siti degradati dai rifiuti. A tal proposito, la presidente Mazzaglia ha chiesto all’Assessore e all’Ispettore Ripartimentale delle Foreste Antonino Lo Dico l’intensificarsi dei controlli sul territorio e maggiore rigore nei confronti di chi abbandona i rifiuti, chiedendo che vengano sanzionati.
All’assessore Lo Bello sono state richieste maggiori risorse per la gestione del Parco dell’Etna e l’immediata adozione, da parte della Regione, del Piano Territoriale di Coordinamento, approvato dall’Ente dieci anni fa. “Un piano già superato dalla nuova realtà del territorio, che nascerà vecchio e dovrà essere subito rivisto e modificato – ha sottolineato la presidente Mazzaglia – Ma in tema di pianificazione è sempre meglio un piano già superato che l’assenza di qualunque piano, come adesso”.
Guidata nell’ascesa alle zone sommitali dell’Etna dalla presidente e da alcuni funzionari, l’Assessore ha ascoltato con molto interesse le informazioni sul vulcano iscritto dalll’Unesco tra i siti naturali della World Heritage List, la Lista del Patrimonio Mondiale. “La visita sull’Etna e al Parco è un’ esperienza bellissima e intensa. L’assoluta unicità di questo splendido vulcano non poteva non essere riconosciuta Patrimonio dell’Umanità – ha affermato Mariella Lo Bello – Come assessore al ramo e componente del Governo regionale m’impegnerò per trovare le più adeguate e opportune forme di sostegno al Parco dell’Etna che, con l’inserimento del vulcano nel Patrimonio dell’Unesco, ha raggiunto un traguardo di grande importanza e prestigio, ma nello stesso tempo avrà di fronte un altrettanto grande impegno per la ulteriore valorizzazione e una più ampia fruizione del territorio. Cercheremo di essere concretamente vicini al Parco dell’Etna, che consideriamo un’eccellenza e che ho intenzione di fare diventare il Parco madre in Sicilia. Ma ci impegneremo anche per rafforzare l’intero sistema delle aree protette siciliane, per fare della Sicilia un intero Parco, l’unione di tanti Parchi che hanno voglia di narrare la loro diversità”.