di redazione
Palermo Calcio: Una vittoria di platino. Un successo che ha un valore enorme: per la classifica, per il morale, perché sblocca un digiuno di “segni 2” che pesava come un macigno. Il Palermo espugna il “Ferraris” con una vittoria stupenda, così come la prestazione dei rosanero. Al primo vantaggio di Von Bergen risponde Munari: Ilicic (gol straordinario come la sua prestazione) e Garcia regalano la vittoria nella ripresa.Sannino è costretto ad un cambio dell’ultima ora. Santiago Garcia rileva Dossena nel 3-5-2 che prevede Miccoli e Ilicic davanti: il posto dello squalificato Munoz è preso da Arevalo Rios, con l’arretramento di Donati sulla linea dei difensori. Modulo speculare per Delio Rossi, con Obiang in cabina di regia ed il tandem Icardi-Eder in attacco.I due schieramenti identici riducono nei primi venti minuti al minimo lo spettacolo. Entrambe le squadre fanno fatica a trovare spazio in un centrocampo intasato di uomini. Il Palermo prova a manovrare in maniera più ragionata, mentre la Sampdoria si affida maggiormente alle verticalizzazioni, complice il pressing dei tre mediani rosanero. Di fatto, non si registrano pericoli per nessuno dei due portieri.La prima occasione, clamorosa, è per i rosanero. Al 23′, in una azione di contropiede, Ilicic si libera con due dribbling di altrettanti avversari a metà campo, creando un “due contro uno” e liberando Miccoli sulla sinistra. Il capitano potrebbe involarsi da solo verso la porta ma non controlla perfettamente, il suo tiro-cross da ottima posizione risulta debole e viene bloccato da Romero. Icardi prova a rispondere tre minuti più tardi, mancando lo specchio dal limite dell’area. Ma è ancora il Palermo a sfiorare la rete al 28′: finisce a pochi centimetri dall’incrocio un gran destro ad incrociare di Barreto dai venti metri.Al 35′ i rosanero concretizzano la maggior mole di gioco costruita grazie anche ad un non perfetto piazzamento difensivo della Sampdoria su una punizione di Miccoli. Il più lesto ad arrivare sul pallone del capitano è Von Bergen, che anticipa Romero ed Estigarribia nell’area piccola con un tocco di destro e porta sull’1-0 gli uomini di Sannino.Purtroppo dura poco, maledettamente poco, il vantaggio del Palermo. Al 43′ la Sampdoria batte un corner dalla destra della porta di Benussi: Munari anticipa Kurtic e di testa permette alla squadra di Rossi di chiudere in parità il primo tempo.Si vede subito, però, che il Palermo che rientra dagli spogliatoi sarà protagonista. Perché gioca con il cuore, con grinta ma con intelligenza, con decisione ma anche con classe. Al 3′ Ilicic viene servito da Kurtic in area: la sua girata di destro viene bloccata da Romero. Ma è solo l’antipasto. Perché lo sloveno due minuti più tardi si inventa una rete da antologia. Riceve il pallone a centrocampo, improvvisa uno slalom speciale saltando tre blucerchiati, entra in area e batte con un diagonale di destro Romero. La panchina rosanero ed il settore Ospiti esplodono.Ma non è finita: al 7′ un colpo di testa da due passi di Rios viene respinto sulla linea da Costa. Il numero 3 sampdoriano però la combina grossa quattro minuti dopo, perdendo completamente la marcatura su un corner dalla destra. Garcia può saltare liberamente, battendo con un perfetto colpo di testa Romero e gridando la sua gioia per la prima volta in stagione.E’ un sogno per il Palermo, mai avanti di due reti in trasferta in stagione. Un sogno che continua, perché il centrocampo rosanero arriva primo su ogni pallone, perché la difesa non rischia nulla, perché Ilicic e Miccoli danno spettacolo. Al 16′ una combinazione tra il numero 27 e il capitano libera Miccoli davanti a Romero, anticipato con un tocco morbido che finisce di pochi centimetri sul fondo. Due minuti dopo Ilicic veste nuovamente i panni di un campione olimpionico di sci, saltando come paletti i difensori di Rossi ma mandando alto di sinistro. La Samp risponde in maniera poco veemente: l’unico pericolo lo crea Eder, con un destro alto da buona posizione al 22′.I blucerchiati però non ci credono più, rischiano anzi di subire un passivo più pesante. Prima è Kurtic a non inquadrare lo specchio, poi è Rios a pochi minuti dal termine a trovare la respinta di Romero da due passi (splendido il servizio di Ilicic). Il finale-beffa che tante volte ha perseguitato il Palermo in questa stagione stavolta è solo un lontano ricordo. La squadra di Sannino può finalmente festeggiare anche lontano dal “Barbera”: il risultato è fondamentale a livello psicologico ma anche di classifica. A sette giornate dalla fine, infatti, i rosanero raggiungono il Genoa (che stasera affronterà il Napoli) e il Siena a quota 27. Il rush finale è iniziato, il Palermo è vivo più che mai.
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