La dinastia Bernabei tra produzioni media e sanità
ROMA (ITALPRESS) – Una famiglia tanto influente quanto discreta, tra produzione audiovisiva e sanità. È quella dei Bernabei, al centro di un lungo reportage di M, il magazine del quotidiano francese Le Monde.
I due fratelli Luca e Matilde Bernabei sono i patron della Lux Vide, la principale società di produzione televisiva d’Italia. A maggio hanno celebrato con i dipendenti sulla terrazza dell’azienda il centenario della nascita del padre, Ettore. Nato nel 1921, è stato direttore generale della Rai dal 1961 al 1974, ha fondato Lux Vide nel 1992 e ne è stato presidente fino alla morte, nel 2016.
“La dinastia ha fondato questo potere sulla vicinanza con la Democrazia Cristiana, partito di centro che ha dominato l’Italia dal 1944 al 1994 e, ancora di più, sulla forza di persuasione delle immagini – scrive il magazine francese -. I Transalpini non conoscono necessariamente il loro cognome, ma tutti sono stati impregnati dai programmi del padre, quando era ai vertici Rai. Così come, dagli anni ’90, dalle serie della impresa familiare”.
Nel catalogo della maison si trova la serie medica Doc, il cui successo, sulla Rai e su TF1, in piena pandemia, ha generato un remake americano. Ma anche Leonardo, agiografia del genio del Rinascimento, che sarà trasmessa il prossimo autunno su France 2. O ancora Don Matteo, con Terence Hill, che segue da più di vent’anni le inchieste di un parroco detective.
Dal 2013 una associazione della Santa Sede possiede il 16,99% del capitale di Lux Vide. “E’ un azionario molto discreto – spiega Matilde Bernabei -. Il Vaticano ci ha aiutati nel momento in cui affrontavamo degli attacchi finanziari ostili”.
La nomina, in gennaio, del fratello di Matilde e Luca, Roberto Bernabei come medico personale di Papa Francesco “non ha dunque sorpreso nessuno”, scrive ancora il magazine M. “E’ un incarico molto delicato… L’archiatra deve essere competente, morale e leale”, precisa lo storico delle religioni Jean-Dominique Durand, che frequentò Ettore Bernabei quando entrò all’ambasciata di Francia presso la Santa Sede, dal 1998 al 2002.