TOKYO (GIAPPONE) (ITALPRESS) – Mascherine e precauzioni, 900 invitati e uno stadio senza spettatori paganti a testimoniare la sofferenza di un mondo sconvolto dalla pandemia. Così Tokyo ha inaugurato ufficialmente la 32esima edizione delle Olimpiadi estive in uno Stadio Nazionale desolato, sincera fotografia di un momento storico complicato. Del resto il Giappone, che tanto aveva voluto i Giochi Olimpici, avrebbe ora forse preferito rinunciare dopo il terremoto Covid-19. Da qui nasce una cerimonia decisamente sobria e misurata con circa 6.000 atleti, 3.500 rappresentanti dei media e un’atmosfera tanto lontana da quei pochi minuti dedicati al Giappone nella showdown di Rio2016, quando l’immagine dell’allora premier Shinzo Abe vestito da SuperMario aveva fatto presagire uno spettacolo pieno di manga e videogame.
L’emergenza sanitaria ha costretto gli organizzatori a rivedere completamente l’evento, incentrato totalmente sull’aspetto emotivo con un video dedicato al racconto della pandemia, atleti che si allenano in solitudine nel bianco dello stadio e una danza che si trasforma in fatica e sudore. Poi spazio per il ringraziamento a sanitari e forze dell’ordine, con la bandiera del Giappone al centro della scena. Dal 1964, anno della prima edizione nipponica a cinque cerchi, al 2021, prima Olimpiade estiva moderna a disputarsi in un anno dispari, la cerimonia riorganizzata dal direttore Kentaro Kobayashi, licenziato due giorni fa per una vecchia battuta sull’Olocausto, non perde mai il tono pacato davanti all’imperatore Naruhito, al presidente del Cio Bach e al migliaio di rappresentanti istituzionali invitati per l’occasione, tra cui il presidente francese Emmanuel Macron e la First Lady statunitense Jill Biden, anche in rappresentanza di Parigi 2024 e Los Angeles 2028.
Poi, mentre all’esterno si accendono le proteste di un centinaio di persone contrarie ai Giochi, la sfilata delle delegazioni, con la maggior parte dei Paesi rappresentati per la prima volta da due alfieri, novità introdotta dal Cio. Per l’Italia Jessica Rossi ed Elia Viviani a sventolare insieme la bandiera tricolore, accompagnati da 108 atlete e atleti in rappresentanza della spedizione più numerosa della storia, ben 384 azzurri, che hanno meritato la qualificazione ai Giochi giapponesi, sotto gli occhi del sottosegretario allo sport Valentina Vezzali e il presidente del Coni Giovanni Malagò. La portabandiera olimpica Paola Egonu e poi l’accensione del calderone chiudono la tortuosa staffetta delle torcia e segnano il via ufficiale dell’edizione forse più complessa della storia. Da domani le prime medaglie, sperando che il timore del Giappone per il Covid-19 venga superato dalla gioia dello sport.
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