Se le condizioni in cui vivono i detenuti non sono di loro gradimento, è possibile scarcerarli? Sembra di sì, o almeno questo è successo ad Agrigento. Per quasi tre anni è stato detenuto in uno spazio medio a sua disposizione, considerati gli altri reclusi, di appena 2,73 metri quadrati.
E così il magistrato di sorveglianza di Agrigento ha liberato in anticipo e ordinato un risarcimento di 7.208 euro nei confronti del detenuto, ritenendo, che il suo trattamento carcerario sia stato “degradante e contrario ai principi costituzionali”.
Seddio, 44 anni, avrebbe dovuto finire di scontare nelle prossime settimane la seconda condanna per associazione mafiosa, inflitta nell’ambito della maxi inchiesta Dna La data del fine pena era prevista per il 17 ottobre ma il magistrato, in accoglimento del reclamo proposto dall’avvocato Vita Maria Mazza, ha disposto la scarcerazione immediata e il risarcimento economico.
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