I finanzieri del Comando provinciale di Messina hanno scoperto 175 percettori del reddito di cittadinanza che non avevano diritto alla misura di sostentamento. Svelata una frode di oltre un milione di euro e denunciate 109 persone.
Gli investigatori hanno individuato trafficanti di stupefacenti, imprenditori, artigiani, venditori ambulanti, negozianti, giocatori on-line, un esercente la professione forense e numerosi lavoratori “in nero” che, pur non avendone diritto, avrebbero illegittimamente beneficiato del sussidio.
Una frode di 1.120.533 euro, è stata subito bloccata l’erogazione di altri 474.417 euro, e i responsabili sono stati segnalati alle autorità giudiziarie di Messina, Barcellona Pozzo di Gotto e Patti.
Già lo scorso 23 dicembre le fiamme gialle del Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Messina avevano denunciato 25 persone e sequestrato i 330mila euro complessivamente riscossi indebitamente. Le indagini avevano infatti accertato che oltre 20 boss condannati definitivamente per mafia o loro familiari intascavano illegittimamente il reddito di cittadinanza.
Tra i casi più singolari, anche quello di un santagatese non più residente nel territorio dello Stato da oltre due anni, che ha incassato oltre 1.700 euro. Omessa anche la dichiarazione di redditi derivanti da vincite online per centinaia di migliaia di euro.
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