Roma, 24 apr. – Alla vigilia della festa della Liberazione e a 56 giorni dal voto, l’Italia sta ancora aspettando di avere un nuovo governo. Anche se non si tratta di una delle tre opzioni che ha scelto alle urne.
Questa mattina, il presidente Napolitano potrebbe affidare l’incarico a Giuliano Amato o a Enrico Letta.
I due nomi indicano due governi con profili diversi e due maggioranze parlamentari diverse.
Chi sarebbe, inoltre, vice premier? Nel caso dovesse prevalere Amato, si parla di Enrico Letta stesso, di Mario Mauro o di Angelino Alfano.
E i ministeri? Si parla di Fabrizio Saccomanni al Tesoro, di Mario Monti agli Esteri, di Massimo D’Alema alla Difesa, di Anna Maria Cancellieri all’Interno, di Niccolò Zanon alla Difesa.
Si parla. Ma a 56 giorni dal voto, l’Italia sta ancora aspettando. La quarta opzione. Quella “calata” dall’alto.
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