Kiev riconquista Makariv, accuse Usa-Russia sulle armi chimiche

KIEV (UCRAINA) (ITALPRESS) – Ancora una notte di paura in Ucraina, con sirene d’allarme antiaereo attivate in quasi tutte le regioni e anche nella capitale Kiev, dove dal 21 marzo è in vigore il coprifuoco. Mentre il conflitto sul campo prosegue, continua lo scambio di accuse tra Russia e Stati Uniti e torna il timore delle armi chimiche e biologiche. Secondo Kyiv Independent, le sirene d’allarme aereo sono state attivate in quasi tutte le regioni dell’Ucraina, ovvero negli oblast di Sumy, Mykolaiv, Ternopil, Poltava, Kirovohrad, Kharkiv, Zaporizhzhia, Leopoli, Ivano-Frankivsk, Zakarpattya, Chernivtsi, Dnipropetrovsk, Rivne, Volyn, Cherkasy, Khmelnytsky, Odessa. Le sirene sono scattate anche nella città di Kiev. Durante la notte, le forze armate ucraine hanno fatto sapere che i russi mantengono “temporaneamente il corridoio di terra con la Crimea” e bloccano “l’accesso al Mar d’Azov” ma che “la bandiera dello stato dell’Ucraina è stata issata sulla città di Makariv”, nell’oblast di Kiev. “Il nemico – hanno aggiunto – è stato respinto”.

“Secondo le informazioni disponibili – si legge poi nell’aggiornamento di questa mattina delle forze armate ucraine -, le forze di occupazione russe che operano in Ucraina hanno scorte di munizioni e cibo per non più di tre giorni. La situazione è simile con il carburante, che viene rifornito da autocisterne”. “Il nemico sta lentamente cercando di muoversi per passare all’offensiva da qualche parte”, ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un video nella notte. Per Zelensky, però, l’esercito ucraino “respinge questi tentativi e trattiene gli occupanti”.

Il presidente ucraino ha riferito anche di aver parlato con il primo ministro dei Paesi Bassi Mark Rutte e con il presidente francese Emanuel Macron. “Stiamo coordinando le nostre posizioni – ha detto Zelensky – alla vigilia di importanti vertici in Europa. Il 24 marzo si terranno le riunioni del G7, dei leader della NATO e dell’Unione Europea. La nostra posizione risuonerà sicuramente. Risuonerà, credetemi, con fermezza”. Intanto si torna a parlare di armi chimiche. “Ora Putin è con le spalle al muro”, ha detto il presidente statunitense, Joe Biden, facendo riferimento al presidente russo e ricordando che Mosca aveva accusato gli Stati Uniti di avere armi chimiche e biologiche in Europa.

“Semplicemente non è vero – ha affermato Biden – ve lo garantisco”. “Stanno anche suggerendo che l’Ucraina ha armi biologiche e chimiche – ha continuato -, questo è un chiaro segno che sta considerando di utilizzare entrambi”. Negli Stati Uniti, però, c’è anche il timore di attacchi informatici. “Il governo federale – ha scritto Biden in un tweet – sta facendo la sua parte per prepararsi a potenziali attacchi informatici russi”.