Kermesse della Lega. Uno dei momenti più discussi del programma annunciato da Salvini per la due giorni a Palermo doveva essere la passeggiata del leader del Carroccio tra le bancarelle del mercato storico di Ballarò. Una provocazione la sua, secondo il sindaco di Palermo Leoluca Orlando. Ballarò è infatti una delle zone con maggiore presenza di immigrati nel capoluogo siciliano.
Non si è fatta attendere la risposta delle associazioni di Ballarò, dei centri sociali e del movimento delle Sardine, che in netta contestazione hanno organizzato un controraduno a Piazza Mediterraneo. Così il portavoce palermitano delle Sardine: “Salvini racconta una realtà che non è vera. Il fenomeno dello spaccio a Ballarò esiste. Ma esistono anche tantissime persone e realtà che senza telecamere e sovvenzioni si dedicano quotidianamente al volontariato e alla comunità.”
Non solo contestatori: anche qualche sostenitore è accorso per cercare di incontrare l’ex ministro dell’Interno. “Secondo me è l’unico politico in grado di salvare l’Italia, e soprattutto il Sud”, commenta un sostenitore della Lega residente a Palermo. “Altri politici leghisti sono stati antimeridionalisti in passato, ma Salvini mai. Lui è sempre a favore del Sud.”
All’ultimo momento Salvini ha però disdetto la passeggiata a Ballarò per andare a visitare la Questura, dopo aver deposto una corona di fiori in onore del generale Dalla Chiesa. Interrogato dai giornalisti sul cambio di programma, Salvini ha dichiarato: “Non voglio andare a creare polemiche. Stanotte mi sono arrivate immagini di una pulizia che in quel quartiere non si vedeva da tempo, quindi il risultato principale lo abbiamo raggiunto. Io vado nei quartieri per parlare con la gente ed ascoltare i loro problemi.”
“Vorrà dire che la prossima volta vado, e dopo esserci stato lo dico. È una follia che per qualcuno in alcuni quartieri di Palermo non ci posso andare. Siamo in Unione Sovietica?” Sul tema della prescrizione ha detto invece: “Renzi fino all’anno scorso aveva delle posizioni che oggi coincidono con quelle della Lega. Poi non so se hanno cambiato idea o meno, ma su alcuni argomenti si potrebbe andare d’accordo.”
La giornata è poi continuata al teatro Al Massimo dove è stata organizzata una convention aperta al pubblico. Già dalle 17 un discreto numero di sostenitori e curiosi si è radunato davanti le porte di ingresso per partecipare all’incontro. Sulle note di Nessun Dorma e dell’Inno d’Italia, il senatore leghista è stato accolto dal pubblico in festa. Negli spalti anche amministratori locali, le delegazioni regionali e i giovani della Lega siciliana.
Prima di dare la parola a Salvini, è stata presentata la nuova classe dirigente delle Lega in Sicilia. In particolare il gruppo di deputati regionali passati recentemente al Carroccio, con il portavoce Antonio Catalfamo che ha dichiarato: “Vi ringrazio per la grandissima accoglienza di queste prime settimane. Ci siamo subito sentiti a casa, in famiglia. Cercheremo di rendervi orgogliosi con la nostra azione di riforma all’interno dell’Assemblea regionale.”
Acclamato dai presenti, Salvini ha iniziato il proprio discorso parlando di droga, “Il problema numero uno. La droga va combattuta quartiere per quartiere, si tratta di una sfida di civiltà. Mi hanno scritto delle mamme di Bologna, ringraziandomi perché dopo il mio blitz della settimana scorsa gli spacciatori sono scomparsi dalle piazze e dai giardinetti del quartiere.”
“La vera emergenza è il lavoro. L’unica immigrazione per cui si dovrebbe lavorare seriamente è quella dei figli e nipoti che sono stati costretti ad andare a lavorare o studiare all’estero.”
“L’Italia vince se lotta insieme. C’è da fare, ma vinceremo perché abbiamo uomini e donne forti. C’è una minoranza al governo che litiga su tutto: prescrizione, Mes, plastic tax, quota 100. Solo su una cosa vanno d’accordo: l’importante è non andare a votare perché se no vince Salvini. Sono democratici ma non vogliono votare perché rischino di perdere. Noi siamo dittatori, brutti e cattivi, ma siamo strano perché chiediamo di andare a votare.”
Non è mancata una frecciata al festival di Sanremo. “Se avrò mezz’ora a disposizione la sera questa settimana piuttosto spengo la televisione e leggo un bel libro, o vado al teatro, o mangio un cannolo.”
All’uscita del teatro si è radunato un gruppo di contestatori che tra slogan e letture della Costituzione ha espresso il proprio dissenso nei confronti del leader del Carroccio.
La visita continua oggi, alle 9.50 presso la Sala stampa di Palazzo dei Normanni si svolgerà una conferenza stampa della Lega alla presenza di Salvuni. Saranno presenti il Commissario del partito in Sicilia Stefano Candiani e i deputati del gruppo parlamentare all’ARS Antonio Catalfamo, Marianna Caronia, Giovanni Bulla e Orazio Ragusa.
Foto di Francesco Militello Mirto
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