di redazione
Calcio Catania: Cambio di modulo – Maran in registra assenze pesanti in casa rossazzurra, Catania senza Bergessio, Barrientos e Legrottaglie, ed opta per un cambio di modulo passando al 3-5-2 usato meno frequentemente quest’anno. Davanti ad Andujar si schierano Alvarez, Bellusci e Spolli, sulle fasce Izco a destra e Marchese a sinistra, nel cuore della linea mediana si piazzano Lodi, Biagianti e Almiron, in avanti Castro e Gomez. Gli avversari guidati da Antonio Conte si piazzano sul campo in maniera speculare ai rossazzurri, Buffon in porta, Bonucci, Barzagli e Chiellini in difesa, Lichtsteiner e Asamoah larghi, Pirlo, Marchisio e Pogba a centrocampo, Giovinco e Vucinic in avanti.Ritmi non vertiginosi – Nelle prime battute della sfida il Catania rimane basso a protezione della propria metà campo, l’iniziativa è lasciata alla Juventus che con una manovra ragionata si avvicina dalle parti di Andujar, i rossazzurri attendono con l’intento di ripartire in velocità una volta riconquistata palla. La prima occasione è per Vucinic che al 15° di destro chiama l’estremo difensore rossazzurro a volare sulla sua destra e a deviare in angolo, il Catania risponde con un destro a giro di Gomez che impegna Buffon in due tempi. Col passare dei minuti i rossazzurri conquistano metri di campo e alzano il baricentro, i palloni che passano per i piedi di Almiron o Lodi cominciano a diventare sempre più pericolosi, al 27° proprio Lodi scarica un sinistro dalla distanza di poco sul fondo. La partita non è bellissima e i ritmi non sono elevatissimi, le occasioni da una parte e dall’altra sono rare, frutto più di piccole sbavature: al 31° un rimpallo favorisce Marchisio che calcia di destro sfiorando il palo alla sinistra di Andujar, al 34° uno svarione in area rossazzurra favorisce Vucinic che riesce a calciare e a colpire la base del palo: l’arbitro allontana Maran dalla panchina per proteste, originate da un netto fallo di Bonucci su Gomez.Beffa nel finale – La ripresa non è diversa dal primo tempo, la Juventus trova tutti gli spazi chiusi, le uniche conclusioni arrivano da lontano, ci prova Pogba al 52° ma Andujar è pronto, ancora Pogba al 57° sempre dalla distanza ma stavolta la conclusione è a lato. Il Catania rimane in controllo della partita e ogni tanto si fa vedere dalle parti di Buffon, Castro al 67° ruba palla sulla trequarti e non ci pensa due volte a calciare di destro, tiro che si spegne sul fondo. Conte vuole cambiare l’incontro con la sostituzione dei suoi attaccanti, il primo ad entrare è Matri al posto di Giovinco, in seguito entrerà anche Quagliarella al posto di Vucinic. L’occasione più clamorosa è sui piedi di Marchisio al 72°, sugli sviluppi di un calcio di punizione di Pirlo la palla schizza sui piedi del centrocampista che da pochi passi con Andujar in uscita a valanga calcia sul fondo. Altri cambi dopo la mezz’ora, nella Juventus entra Giaccherini al posto di Asamoah, Maran invece cominciare a dare forze nuove al centrocampo con l’inserimento di Salifu per Biagianti; successivamente un acciacco di Spolli lascia spazio a Rolin, mentre nel finale Gomez si accomoda in panchina, al suo posto Cani. I minuti passano e il Catania non corre rischi particolari, ma quando ormai nel recupero si pensa già di portare un ottimo pari a casa arriva la doccia fredda: dopo un netto fallo di Barzagli non rilevato, al 91° Pogba mette in mezzo un pallone da destra, nell’area piccola si accende una piccola mischia che viene risolta da un tiro sporco di Giaccherini che beffa Andujar, 1-0. Inutile la reazione di nervi dei rossazzurri che nei due minuti di recupero ancora a disposizione si gettano in avanti tentando di riagguantare il risultato, anzi si rischia anche il secondo gol con Quagliarella, ma sarebbe stato davvero troppo. Finisce con una sconfitta e con la consapevolezza che il Catania quest’anno può giocarsela alla pari anche con la prima della classe, forse servirebbe solo un pizzico di fortuna in più.
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