Ius soli e crisi demografica: un convegno a Catania

Ius soli e crisi demografica: innanzi a oltre 500 persone si è svolto, all’hotel Excelsior di Catania, il convegno, organizzato dal Ppe e da Forza Italia, “Ius soli, crisi demografica e immigrazione: le nuove sfide dell’Italia e dell’Europa”. A parlare di temi di scottante attualità come lo ius soli e la crisi demografica italiana sono stati l’on. Salvo Pogliese, parlamentare europeo FI-PPE e coordinatore provinciale di Forza Italia, l’on. Elisabetta Gardini, europarlamentare e capo delegazione di Forza Italia nel PPE, e l’on. Alessandra Mussolini, parlamentare europeo di Forza Italia-PPE.

Ius soli e crisi demografica

 

 

Erano, inoltre, presenti l’on. Pippo Arcidiacono, coordinatore comunale di Forza Italia, l’on. Basilio Catanoso, deputato nazionale di Forza Italia, l’avv. Dario Daidone, vicecoordinatore provinciale di Forza Italia, l’on. Marco Falcone, assessore regionale alle Infrastrutture, Vincenzo Gibiino, senatore di Forza Italia, Dario Moscato, coordinatore regionale Forza Italia Giovani, l’on. Angelo Moschetto, vicecoordinatore provinciale di Forza Italia, l’on. Alfio Papale, deputato regionale di Forza Italia, Luca Sangiorgio, vicecoordinatore comunale di Forza Italia. Questo è Ius soli e crisi demografica.

Un dramma italiano

 

“La crisi demografica – ha esordito l’on. Salvo Pogliese – rappresenta un’assoluta emergenza della nostra Nazione. Nel 2016 la popolazione italiana ha perso 86mila residenti, ovvero i decessi hanno superato le nascite, cosa mai accaduta in Italia, nemmeno durante la prima guerra mondiale. In Italia, ormai, 100 nonni hanno 42 nipoti, siamo un popolo vecchio e questo rappresenta un dramma dal punto di vista pensionistico, dal punto di vista sociale e dal punto di vista identitario.

Infatti se mettiamo in relazione tutto ciò con le pressioni migratorie che il nostro Paese subisce e con lo ius soli con cui la sinistra vorrebbe trasformare 800mila stranieri in cittadini italiani, fra 30 anni la situazione potrebbe essere drammatica. Ecco perché bisogna governare questi processi – conclude l’europarlamentare attraverso una politica migratoria che dimostri assoluta solidarietà verso i rifugiati, verso chi scappa dalle guerre e dalle discriminazioni, ma altrettanta intransigenza nei confronti dei migranti economici che non siamo in condizione di accogliere in maniera indiscriminata e attraverso serie e qualificanti politiche di sostegno alla famiglia e alle nascite, attraverso il bonus bebè, asili nido aziendali e congedi parentali.”.

 

“La crisi demografica -ha sottolineato l’on. Elisabetta Gardini – è talmente grave che oramai si parla di un vero e proprio inverno demografico, tale da mettere in ginocchio il nostro sistema sociale. La sinistra pensa di risolvere spalancando le porte all’immigrazione. E lo conferma con il tentativo di calendarizzare in extremis loius soli. Quello di cui abbiamo bisogno invece è di rimettere al centro delle nostre politiche la famiglia. Dobbiamo restituire alla famiglia quella centralità che le è riconosciuta dalla nostra costituzione. I dati Istat ci dicono che in otto anni sono nati 100mila bambini in meno. Quattro milioni di persone vivono sotto la soglia di povertà, padri e madri di famiglia senza lavoro, giovani privi di prospettive occupazionali, pensionati incapaci di mettere insieme il pranzo con la cena, e la sinistra sciopera a favore della cittadinanza facile, un vero paradosso.

La famiglia continua ad essere il vero stato sociale che si fa carico di tutte queste situazioni, ma è stremata. In più, molte famiglie che ancora riuscivano ad andare avanti grazie ai risparmi di una vita, hanno perso tutto grazie alla non gestione o pessima gestione di alcune banche. Serve un cambio di rotta robusto.”

 

“La modifica del Regolamento di Dublino, propedeutica alla riduzione degli oneri sostenuti dal nostro Paese in materia di gestione del fenomeno migratorio, perderebbe la propria efficacia, laddove venisse combinata all’approvazione delle legge sullo Ius soli.” Dichiara l’on. Alessandra Mussolini