Turismo

Itinerario di 7 giorni nella Sicilia orientale cosa vedere

EtnaEtna
Etna – fonte pexels – sicilianews24.it

Sette giorni sono l’occasione perfetta per lasciarsi sorprendere dalla zona orientale della Sicilia. Andando alla scoperta di Catania, Siracusa, Noto, Ragusa, Modica, Taormina e dell’Etna, lo sguardo si accenderà su paesaggi mozzafiato, monumenti e palazzi tipici, che raccontano sapientemente la storia, la cultura e la ricchezza artistica del luogo, conseguenza di antiche mescolanze di popoli, esaltano i sapori della cucina siciliana, risultato di secoli di tradizioni artigianali e agricole.

Raggiungiamo la Sicilia, destinazione ideale in ogni stagione dell’anno

È un amore a prima vista, un sentimento forte fatto di atmosfere palpabili, romanticismo e passione, quello che scatta con immediatezza in chi sceglie di andare alla scoperta delle incantevoli bellezze della Sicilia orientale.
Un itinerario di sette giorni permette al turista di apprezzare il territorio, farsi incantare dai panorami mozzafiato fra mare ed entroterra, lasciarsi sorprendere dalla cultura e dalla storia dei luoghi, deliziarsi gustando le specialità della cucina locale.

L’isola è la destinazione ideale in ogni stagione dell’anno, per godere del mare e visitare città e borghi ricchi di suggestioni, spostarsi dalla costa alle aree interne, estremamente facili da raggiungere se si dispone di un’auto.
Arrivare in Sicilia, soprattutto per chi viene da fuori, è semplice valutando il volo aereo, lo scalo a Catania, e il successivo noleggio di una vettura. Approfittando delle innumerevoli offerte e promozioni, il costo degli spostamenti può essere estremamente conveniente a partire dal noleggio dell’auto, di cui scoprire di più sul sito web di una delle più interessanti società di noleggio presenti in aeroporto.

Da Catania all’Etna: sette giorni per scoprire realtà come Siracusa, Noto, Ragusa, Modica, Taormina

L’itinerario più interessante, per lasciarsi sorprendere dal territorio orientale dell’isola, comprende sette imperdibili tappe da Catania all’Etna, passando per Siracusa, Noto, Ragusa, Modica e Taormina.
Il soggiorno a Catania ci permette di godere delle diverse escursioni, e di raggiungere comodamente in auto le località prescelte per il tour.

Catania, capitale del barocco

Da scoprire piacevolmente a piedi, Catania città dalla storia millenaria, si svela attraverso i monumenti barocchi, patrimonio Unesco dell’umanità, i resti archeologici di cui sono punta di diamante l’anfiteatro e il teatro romano, le vie, le piazze e i tanti monasteri.
L’itinerario alla scoperta della città, collocata ai piedi dell’Etna, si snoda da piazza Bellini, dove si affaccia il teatro omonimo e trova spazio la fontana dei Delfini, prosegue alla scoperta di Palazzo Platamone, realtà dell’epoca tardo medievale e rinascimentale, incrocia Palazzo Biscari, che si erge su parte delle mura cinquecentesche.
Fra i luoghi di culto vale la pena una visita alla chiesa di San Placido, alla Badia di Sant’Agata, e all’antico Duomo che si protende sull’omonima piazza verso la quale confluiscono le tre principali arterie cittadine ovvero via Etnea, via Garibaldi e via Vittorio Emanuele I. A impreziosire la piazza è la presenza del palazzo degli Elefanti, seguita a ruota dalla fontana dell’Amenano, dalla famosa u Liotru, meglio conosciuta come la fontana dell’Elefante, dalla porta Uzeda e dal palazzo dei Chierici.

Al di sotto del Duomo, dedicato a Sant’Agata, si estendono le terme Achilliane, risalenti all’epoca fra il III e V secolo, che meritano una visita. Prima di avventurarsi alla scoperta di piazza dell’Università non ci si può dimenticare di gettare lo sguardo sugli Archi della Marina, il viadotto ottocentesco della ferrovia Catania-Siracusa.
Impossibile lasciare Catania, capitale del barocco, senza aver dedicato una scappata al Castello Ursino, alla maestosa Porta Garibaldi, al gioioso frastuono e vociare della Pescheria, uno dei mercati ittici più famosi d’Italia.
Il tour in città mette in primo piano anche la passeggiata lungo la via Etnea, principale arteria del centro storico, dove alle architetture barocche si alternano bellissimi negozi e locali.
Per deliziare il palato impossibile non provare la cucina catanese dove non mancano l’arancino, la pasta alla Norma, gli spaghetti alla Carrettiera, la cipollata, le polpette di carne di cavallo, gli involtini di carne al pistacchio, il cannolo siciliano, le Minnuzze o cassatine di Sant’Agata, patrona di Catania.

Escursione sull’Etna

Il secondo giorno del tour ideale è dedicato all’escursione sull’Etna, il più alto vulcano attivo d’Europa. Il primo passo considera di raggiungere il rifugio Speranza, a 1920 metri di altitudine, punto strategico del versante meridionale dal quale ammirare lo spettacolo del paesaggio vulcanico.
Il rifugio si raggiunge comodamente da Catania in auto in 50 minuti.
Ai visitatori è consentivo muoversi autonomamente sui sentieri che conducono ai crateri laterali, ma per raggiungere i crateri sommitali è d’obbligo  farsi accompagnare da un guida esperta.
Dal rifugio si può salire in quota a bordo di una jeep o sfruttando la funivia, per poi partire per il trekking alla scoperta dei crateri sommitali, della Valle del Bove, soffermandosi ad ammirare le fontane di lava o i funghi di cenere.
Da punti panoramici mozzafiato come Milo e il rifugio Citelli si può godere di una vista unica sul mare e su tutta la costa, allungando lo sguardo sino a Taormina.
A chi si avventura sull’Etna è consigliato calzare scarpe da trekking e occhiali da sole, per proteggere gli occhi dalla polvere di lava alzata dal vento.

Taormina

In auto da Catania in 45 minuti si può raggiungere comodamente Taormina, città medievale di rara bellezza, a cui dedicare un’intera giornata che fissa la prima visita all’Isola Bella, nelle prime ore della mattina, per poi salire in funivia e raggiungere il centro città.
Taormina, che si erge su una montagna, vanta uno sviluppo a terrazzamenti, utile per godere da ogni angolazione di una splendida vista panoramica sulla costa siciliana. A lasciare piacevolmente stupiti i turisti, sono le atmosfere che si respirano passeggiando per le strade acciottolate, visitando le botteghe degli artigiani, le gallerie, i negozi tipici, i monumenti, i bar e i ristoranti, o più semplicemente trascorrendo qualche ora in spiaggia.
Cadenzando la visita, dopo l’isola Bella vale la pena godere del teatro romano Odeon e del palazzo Corvaja, per poi proseguire nel pomeriggio con un passaggio obbligato al Palazzo dei Duchi di Santo Stefano, a Corso Umberto I, a Piazza Duomo e alla Cattedrale, completando il percorso turistico con la Chiesa di San Giuseppe, la Villa Comunale, e il Teatro Greco.
La sera immancabile la passeggiata lungo Corso Umberto e la scoperta dei piatti tipici, parte integrante della cultura locale, fra cui spiccano la caponata, la pasta con le sarde, la pasta alla Norma, gli involtini di pesce spada, gli spaghetti al pescato del giorno, il coniglio in agrodolce, e tante deliziose verdure, salumi e formaggi.

Ragusa e Modica: fra entroterra e costa

Due tappe fondamentali sono quelle che coinvolgono Ragusa e Modica e portano il turista alla scoperta dell’entroterra e della Val di Noto.
La giornata a Ragusa comprende la visita ai due centri storici, conosciuti come Ragusa Ibla e Ragusa Alta, che si ergono su due colline limitrofe, e regalano panorami emozionanti su coste, spiagge, mare e tratti di rigogliosa macchia mediterranea.
La città tardo barocco favorisce l’itinerario che comprende la cattedrale di San Giovanni Battista, i palazzi Zacco e Bertini e la chiesa di Santa Maria alle Scale, un percorso che poi si stende sino a raggiungere il fondo della vallata per scoprire palazzo Cosentini e poi risalire.
Il tour coinvolge il turista che si appresta a conoscere da vicino l’ampia piazza Duomo, nella quale svetta la solenne cattedrale di San Giorgio e i palazzi di pregio come il Circolo della Conversazione e il palazzo Arezzo di Donnafugata. Ricco di fascino il giardino Ibleo.
Chi ama scoprire le prelibatezze della cucina potrà apprezzare i piatti tipici ragusani fra cui spiccano il coniglio a partuisa, i ceci cotti con carne di maiale, e il macco, gustoso passato di fave.
Il giorno successivo l’itinerario prevede di spostarsi a Modica, conosciuta e apprezzata per l’antica lavorazione del cioccolato.
A catalizzare l’attenzione è la bellezza del centro storico, ricco di suggestioni, e disteso sul territorio di due crinali, che si uniscono all’altezza di Corso Umberto I. Il corso vanta la presenza in basso del Duomo di San Pietro, e più in alto, alla fine della scalinata, del Duomo di San Giorgio.
La visita a Modica coinvolge anche la chiesa rupestre di San Nicolò, dove godere degli antichi affreschi , e il castello dei Conti, caratterizzato da un interessante sistema di grotte sotterranee.
Per beneficiare di una vista imperdibile, e di scorci mozzafiato sulla città, si consiglia di arrivare al pizzo Belvedere e al belvedere San Benedetto.
La storia culinaria di Modica prevede l’assaggio di paste di mandorla, Nucatoli, Mustazzola, Mpanatigghi, e di più di venti gusti e aromatizzazioni del cioccolato di Modica IGP.

Gli ultimi due giorni da vivere fra Siracusa e Noto

Siracusa e Noto, ultime tappe del tour, vantano un territorio circoscritto. A Siracusa la visita coinvolge soprattutto l’isola di Ortigia, la parte più antica della città, un lembo di terra di un chilometro quadrato, dislocato a poche centinaia di metri dalla terraferma alla quale è collegato da due ponti, percorribili anche in auto.
Autentico gioiello del territorio, Ortigia si può visitare a piedi, valutando di scoprire i resti di importanti templi come quello di Atena risalente al V secolo a.C., le cui colonne e il basamento sono stati incorporati nel Duomo cittadino, egregio esempio di stile Barocco.
Tornando in città il tour prosegue con la chiesa di San Giovanni alle Catacombe, e all’area delle catacombe, che risalgono al 360 dopo Cristo.
Siracusa è presente nella lista dei patrimoni Unesco dell’Umanità grazie al centro storico e alla necropoli rupestre di Pantalica.
La visita a Siracusa coinvolge il patrimonio storico artistico, la scoperta dei resti archeologici e i monumenti in stile tardo-barocco siciliano, al pari delle ricchezze naturalistiche di cui godere fra oasi naturali, spiagge e mare cristallino.
Siracusa si propone a tavola con ‘a cuccia, frumento cotto condito con latte e miele, le ‘mpanate, ovvero le focacce tipiche dai diversi ripieni, il torrone, la giuggiulena dolce a base di miele e semi di sesamo.
A chiudere la settimana è la visita a Noto, capitale del Barocco, parte integrante della lista del Patrimonio dell’umanità stilata dall’Unesco sulle città tardo-barocche. A contraddistinguere l’ingresso in città è un elemento caratteristico come la porta Reale ad arco.
Per apprezzare le bellezze architettoniche del luogo non resta che percorrere Corso Vittorio Emanuele, lasciandosi deliziare dalla vista degli edifici tipici fra cui spiccano la chiesa barocca di San Domenico, caratterizzata da una facciata convessa dall’aspetto maestoso. Si prosegue con la cattedrale di Noto, e la lunga e scenografica scalinata che la precede, il palazzo comunale Ducezio e i palazzi di pregio come il Nicolai di Villa Dorada.
Noto porta in tavola prodotti d’eccellenza come l’arancino, il cannolo e la granita.

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