Un investimento da 250 milioni di euro che comporterà 300 nuovi posti di lavoro oltre a quelli che si creeranno nell’indotto. E’ il progetto presentato da Italkali, la società che figura tra le principali aziende in Europa per l’estrazione, la lavorazione e l’esportazione del salgemma.
Obiettivo la produzione nella miniera di Realmonte in provincia di Agrigento, di solfato di potassio che si utilizza per le colture di elevato valore e in particolare per l’agricoltura biologica che rappresenta la nuova frontiera della coltivazione. Un primo passaggio del più ampio sfruttamento della kainite che punta a ricostituire in Sicilia, un processo di valorizzazione di tutti i sali che compongono la kainite, nelle sue varie utilizzazioni.
“Cessato il ruolo improprio di socio – ha spiegato l’amministratore delegato di Italkali, Francesco Morgante – la Regione è chiamata a manifestare i propri intendimenti attraverso lo strumento vincolante della programmazione negoziata previsto dalla legge”. Ossia Italkali, per effettuare l’investimento chiede tempi certi per le procedure di autorizzazione il che, visto l’andazzo dell’amministrazione regionale è la garanzia minima che si possa richiedere.
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