Istituti Penitenziari Minori, programma d’Istruzione e Formazione

Istituti Penitenziari Minori. E’ stato presentato il “Programma speciale per l’istruzione e la formazione negli Istituti Penitenziari e nei Servizi Minorili della Giustizia”, che prende a cuore il reinserimento nella società dei giovani che scontano una pena, attraverso l’istruzione e la formazione, tenendo conto dei loro contesti sociali.

Nella Sala Padre Pino Puglisi del Centro di Giustizia grande attenzione da parte di tutti i presenti rivolta al progetto che nasce a seguito di un protocollo sottoscritto dall’USSM, dall’Istituto Penale per i Minorenni (IPM) di Palermo, dall’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia (USR), dal Centro Permanente Istruzione Adulti (CPIA) Palermo 1, dal Centro Permanente Istruzione Adulti (CPIA) Palermo 2, dal Comune di Palermo- Assessorato Politiche giovanili, Scuola, Lavoro Salute, da La linea della Palma-Agenzia per il Lavoro, dall’Associazione “Inventare Insieme (onlus)”, dall’Associazione Centro Studi Opera Don Calabria, da Al Azis Cooperativa Sociale Onlus, dalla UISP Unione Italiana Sport per tutti e dal CIRPE Centro Iniziative Ricerche Programmazione Economica.

Istituti Penitenziari Minori, un programma di reinserimento sociale

L’obiettivo principe dell’accordo è il reinserimento sociale dei giovani adulti dai 16 ai 25 anni sottoposti a procedimenti penali. Presenti per la parte istituzionale gli assessori comunali alle Politiche sociali e all’Istruzione, Giuseppe Mattina e Giovanna Marano, il dottore Valenti dell’Assessorato regionale istruzione e formazione professionale, la dottoressa Salierno dell’ufficio distrettuale esecuzione penale esterna di Catania, il dottore Massimo Russo della Procura della repubblica presso il tribunale dei minori, la dottoressa Gallo del Centro Giustizia Minorile, il dottore Adragna della Prefettura di Palermo, il dottore Gentile Responsabile ufficio dispersione scolastica dellUSR, i dirigenti scolastici del CPIA Palermo 1 e CPIA Palermo 2 della scuola Mattarella Bonagia, il direttore generale del Cirpe Gaetano Calà e Francesco Piro responsabile dell’Associazione Centro studi Opera Don Calabria.

Durante l’incontro, è stata sottolineata l’importanza della costruzione di un sistema integrato che non solo prenda in carico il minore colpito da un provvedimento penale, accompagnandolo nelle sue scelte di acquisizione di competenze, dando così possibilità concrete di inserimento lavorativo e sociale e favorirne una crescita che lo renda consapevole e attore delle sue scelte.

Ma anche la definizione di un patto formativo individualizzato all’attività di sostegno e accompagnamento, attraverso il tutoraggio, nei percorsi di istruzione e formazione professionale, sia in area penale interna che esterna del settore minorile attraverso un sistema di collegamento tra scuola-formazione-impresa per agevolare l’inserimento nel mondo del lavoro.

La data di inizio dell’operatività del progetto è segnata per il 25 ottobre.