In gara gli interventi di messa in sicurezza del porto di Favignana, alle Egadi. Il bando per affidare i lavori è già pubblicato sul portale gare d’appalto della Regione Siciliana. L’opera, da quasi 27 milioni di euro, si inserisce nel piano di rilancio della portualità minore dell’Isola attuato dal governo Musumeci.
«Dopo anni di parole, adesso parlano i fatti. Lo scalo di Favignana – sottolinea il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci – sarà finalmente ampliato, reso moderno e sicuro. Era un impegno che avevamo preso con il Comune e con tutti gli abitanti e lo stiamo mantenendo. Con un porto riqualificato e più funzionale l’isola potrà offrire ai propri residenti infrastrutture decorose, assicurare l’attracco di tutte le imbarcazioni a prescindere dalle condizioni meteorologiche, accogliere meglio visitatori e turisti. A Favignana, così come a Marettimo e a Levanzo, abbiamo già aperto tre stazioni marittime in grado di ospitare in maniera confortevole chi arriva e chi parte. Gli interventi che interesseranno il porto dell’isola più grande delle Egadi – aggiunge il governatore – saranno sostenibili, in linea con il paesaggio e daranno una spinta in più a questo meraviglioso angolo di Sicilia».
Il progetto prevede la costruzione di una nuova diga foranea radicata a est rispetto all’attuale porto di Favignana. Specie quando a predominare è il Maestrale, lo scalo marittimo principale delle Egadi non può garantire condizioni ottimali per l’approdo di traghetti e aliscafi, determinando restrizioni e disagi per i quotidiani e intensi traffici fra la Sicilia e l’intero arcipelago. Verrà inoltre attuato un dragaggio e messo a punto un nuovo sistema di ricircolo dell’acqua all’interno del porto. Massima cura anche per l’arredo e la finitura, in linea con il pregio ambientale e paesaggistico della più grande delle Egadi. Il termine per la presentazione delle offerte scadrà il prossimo 14 giugno.
«Per Favignana – aggiunge l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone – costruiremo così un nuovo bacino portuale che sarà sicuro e meglio organizzato, finalmente all’altezza del valore internazionale e della bellezza senza tempo di quest’isola. Anche questo era un progetto dato per irrealizzabile, dimenticato nei cassetti dove purtroppo, in passato, era rimasta confinata l’intera strategia portuale della Sicilia. Dal 2017 a oggi, invece, abbiamo realizzato o iniziato a compiere opere per oltre 150 milioni di euro su tutti i porti della Regione, attuando interventi strategici – conclude Falcone – in tutte le 14 isole minori siciliane».
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