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di redazione
Svolta nelle indagini sul tentato omicidio dell’imprenditore di Isola delle Femmine, Giuseppe Toia, originario di Partinico e titolare di una concessionaria di auomotbili, vittima la notte del 18 maggio scorso di un agguato nel quale è rimasto ferito all’addome da un colpo di pistola calibro 9.
Sulla base di importanti elementi raccolti dai Carabinieri della Compagnia di Carini guidati dal capitano Giovanni Ruggio e della Stazione di Isola delle Femmine, la Procura della Repubblica di Palermo ha emesso un provvedimento di fermo del Pubblico Ministero, eseguito nella notte nei confronti del palermitano Salvatore Vetrano di 40 anni. La pista seguita è quella passionale.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti infatti, la sera del 18 maggio, Giuseppe Toia si trovava in un ristorante di Palermo con una donna, che riaccompagna a casa a mezzanotte e mezza. Quando la ragazza si allontana dalla vettura per rientrare nella sua abitazione, nel piazzale antistante, si avvicina al buio, Salvatore Vetrano che fa fuoco con l’arma a distanza ravvicinata contro Giuseppe Toia. Gli investigatori sembrano non avere dubbi sulla matrice passionale del tentato omicidio: Vetrano infatti che sarebbe invaghito dalla donna, non avrebbe accettato l’incontro della ragazza con l’imprenditore di Isola delle Femmine, contro cui ha sparato un colpo di pistola che ha rischiato di ucciderlo. La pallottola ha penetrato nell’addome ed fuoriuscita dalla schiena senza intaccare gli organi vitali di Toia.
A soccorrere l’uomo, è stato il titolare di un ristorante che ha chiamato i soccorsi.
Determinanti nella svolta alle indagini, sono state le testimonianze di alcune persone, alcune delle quali cadute in importanti contraddizioni, poi la visione delle immagini registrate da sistemi di videosorveglianza presenti in vari punti del paese, e le intercettazioni telefoniche e ambientali, disposte dalla Procura che hanno permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti di Salvatore Vetrano.
Si attendono ora le decisioni del GIP e le eventuali dichiarazioni dell’arrestato, mentre procedono gli accertamenti per individuare le condotte di favoreggiamento da parte dei testimoni falsi o reticenti, la presenza di eventuali complici presenti sul luogo dove si sono verificati i fatti, nonché la disponibilità dell’arma da parte di Vetrano.
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