Isola delle Femmine. Tentato omicidio, caccia al complice di Vetrano e alle armi

Salvatore Vetrano la notte tra il 17 e il 18 maggio non avrebbe agito da solo. Con lui ad Isola delle Femmine quasi certamente c’era un’altra persona e pare sia molto pericolosa. Continuano le indagin…

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di redazione

Salvatore Vetrano la notte tra il 17 e il 18 maggio non avrebbe agito da solo. Con lui ad Isola delle Femmine quasi certamente c’era un’altra persona e pare sia molto pericolosa. Continuano le indagini dei carabinieri della compagnia di Carini sul tentato omicidio di Giuseppe Toia il titolare della concessionaria Fiat ‘Isolauto’, che è stato quasi ammazzato da Vetrano per motivi passionali. Dunque gli investigatori cercano il complice ma anche le armi utilizzate nell’agguato. Secondo una testimonianza della vittima, Anna Bruno, la ragazza contesa, gli avrebbe raccontato che ‘la sera prima dell’attentato, Salvatore Vetrano con un’altra persona che non so indicarne le generalità -dice a verbale Toia-, ci avevano seguito dal ristorante Acanto mentre ci dirigevamo verso casa di Alessandro Martello, perdendoci di vista all’altezza di Carini perchè dovevano ucciderci tutti e quattro a dimostrazione di ciò mostravano ad Anna un mitra’. Se queste dichiarazioni corrispondono al vero la situazione è grave perchè a piede libero c’è una persona pericolosa che dispone di un mitra. Giuseppe Toia è stato ferito da un colpo di pistola calibro 9 per 21, un’arma micidiale da distanza ravvicinata. Vetrano è stato arrestato per il tentato omicidio giovedì mattina nel suo yacht ormeggiato alla marina di Villa Igiea, attualmente si trova in carcere e gli investigatori stanno passando ai raggi X tutti i tabulati telefonici che lo riguardano. A fare luce sulla vicenda sono state proprio l’analisi dei tabulati telefonici, le intercettazioni e le dichiarazioni di Giuseppe Toia che ha anche raccontato che la sera dell’agguato Vetrano aveva tentato di aggredirlo al ristorante Acanto di via Torrearsa a Palermo ma sarebbe stato fermato da alcuni amici che anche dopo esser andati via lo hanno invitato alla calma ma niente, Vetrano era accecato dall’ira e armato di pistola si è diretto sotto casa di Anna Bruno, ha aspettato che la ragazza arrivasse con Toia ed ha fatto fuoco. Si cerca ancora l’arma e pure il complice di Vetrano che è in possesso di un mitra.