Isola delle Femmine, campagna informativa di Liberacqua
Tre giorni di mobilitazione per riaffermare il diritto dei cittadini a vedere applicati gli esiti del referendum dell’estate scorsa che prevedono, tra l’altro, l’abrogazione della norma che consentiva ai gestori di caricare sulle bollette del servizio idrico, anche la componente della remunerazion…
di redazione
Tre giorni di mobilitazione per riaffermare il diritto dei cittadini a vedere applicati gli esiti del referendum dell’estate scorsa che prevedono, tra l’altro, l’abrogazione della norma che consentiva ai gestori di caricare sulle bollette del servizio idrico, anche la componente della remunerazione del capitale investito. Anche il Circolo Liberacqua di Isola delle Femmine ha portato avanti la campagna nazionale di obbedienza civile, creando in piazza un punto informativo e spiegando ai cittadini che la ‘remunerazione del capitale investito’ è pari al 7% della sommatoria degli investimenti effettuati nel periodo di affidamento al netto degli ammortamenti, ed, incide sulle bollette per una percentuale che oscilla, a seconda del gestore, fra il 10% e il 20%. Il referendum era stato proposto per far valere un principio chiaro: nella gestione dell’acqua non si devono fare profitti! E la risposta dei cittadini non ha lasciato alcun dubbio sull’opinione, praticamente unanime, del popolo italiano. Oggi, a distanza di alcuni mesi, risulta che, in tutto il territorio nazionale, nessun gestore abbia applicato la normativa, in vigore dal 21 luglio 2011,diminuendo le tariffe del servizio idrico. In altre parole tutti i gestori del servizio idrico italiano hanno ignorato con pretestuose argomentazioni l’esito referendario. L’biettivo di Liberacqua, adesso, è quello di inoltrare alle autorità d’ambito e ai sindaci del territorio, la richiesta di rimborso di quanto indebitamente pagato da luglio dello scorso anno.